Fetish
Il fetish è un approccio alla sessualità caratterizzato dalla rilevanza erotizzante attribuita sia a determinati tipi d'abbigliamento, in genere intimo - come corsetti e simili - sia, e soprattutto, per l'importanza data al materiale di cui essi sono fatti, come la gomma, il cuoio, il latex e così via. Nero e, in minor misura, rosso o il bianco sono i colori prevalentemente preferiti.
Guanti e scarpe femminili, dal tacco molto alto, sono altri accessori fondamentali per l'estetica fetish. E lo stesso per gli stivali (anche in questo caso prevalentemente femminili), specie se fascianti l'intera gamba. Il fetish, quindi non si caratterizza per la predilezione per una o più specifiche pratiche sessuali, quanto piuttosto per la ricerca di determinate situazioni in cui la componente estetica è senz'altro centrale. Una particolare variante del fetish è quella in cui l'elemento caratterizzante è costituito da divise o uniformi, siano esse militari (o simili, come divise da poliziotto), o civili: solitamente abiti da infermiera, da scolara o da cameriera, oppure abiti ecclesiastici e altro. Rilevanti esempi di erotismo fetish si trovano nella produzione cinematografica del regista Andrew Blake. Di notevole interesse sono anche le coniugazioni del fetish proprie dell'erotisimo gay, cui un'impronta molto forte è stata data dalla produzione del disegantore Tom Of Finland i suoi muscolosi marinai, motociclisti, soldati sono diventati un archetipo dell'erotismo fetish, ripreso ad esempio nel celeberrimo flim Querelle de Brest di R. W. Fassbinder. sono inoltre presenti forme di feticismo che coinvolgono il latex e materiali ad esso simili.sia come abito,sia come oggetti...negli ultimi anni si e fatta strada la pratica denominata balloon fetish,ovvero il feticismo dei palloncini...il piacere spesso maschile provato nel vedere ndividui di sesso femminile,interagire,giocare ,gonfiare e far esplodere i palloncini...una sorta di predominio della sensualita femminile su di essi.
Resta il fatto che la sensibilità fetish, poiché in effetti di sfera della percezione e psicologia della sensualità comunque si tratta, può afferire molti ambiti e temi; il feticista, secondo infinite declinazioni probabilmente differenti da singolo individuo a individuo, quasi come impronte digitali, è portato ad attribuire una forte carica di fascinazione erotica a oggetti e prassi le più svariate, sulla base di un vissuto personale del quale può essere o meno consapevole, secondo esiti che possono da persona a persona divenire di grande originalità e libertà espressiva ed esistenziale come di introflessa e nevrotica maniacalità deviata. Fuor da pruderie e moralismi tout-court, la più raffinata concezione estetica dell'esistenza come la più rudimentale patologia psicanalitica possono enumerarsi nell'infinito scenario del feticismo (ma anche dell'eros considerato "normale"), che può divenire momento di amplificazione colta e sofisticata della sfera erotica come al contrario una sua regressione perversa e impotente che tende a sostituire l'altro da sé con un oggetto o un'azione più o meno carichi di valenze e rimozioni simboliche sostitutive. Nella soggettività di queste dimensioni riesce davvero difficile e tutto sommato arbitrario tracciare griglie di giudizio moralistiche o pseudoetiche. Pur senza bisogno di ricorrere a banalizzazioni popolari come il noto detto "in amore è vietato vietare" (e pure qualcuno potrebbe obiettare che nel feticismo poca cittadinanza possa rivendicare l'amore come sentimento alto, ma infine chi può avere l'ultima parola di verità su ciò, se in fondo anche un grande artista dovrà innamorarsi della suo blocco di marmo, per cavarne fuori faticosamente una splendida scultura di sublime bellezza, quindi quanto feticismo anche nell'arte, che viene considerata una delle massime espressioni umane), un giudizio viene davvero difficile e in fondo perché dover giudicare, se qualcuno per motivi magari complessi e sfaccettati trova sensuale la boccata di fumo azzurrognolo che un'affascinante donna raffinata gli può refolare maliziosamente sul volto prima di baciarlo lasciandogli una vivida macchia del proprio rossetto sulle labbra, anziché ritenere la sfera delle proprie istanze erotiche unicamente soddisfatta da un tradizionale bacio? Non si tratta forse di convenzioni fragili e relative anche quelle cui si affidano la maggioranza delle donne considerate sessualmente "tradizionali", quando indossano bracciali, anelli, forano i lobi con perline, dipingono il volto e le unghie con colori diversi da cultura a cultura, indossano accessori di pelle come scarpe, sandali, stivali, sottolineano le curve con abiti più o meno sagomati o innaturali? Non è forse una forma di altrettanto feticismo sottotraccia e forse per questo più ipocrita, per quanto accettato in tutte le culture? Ai giusti l'ardua sentenza. Se ve ne sono su questa terra. Ai liberi le scelte sessuali ed erotiche che credono, purché nella reciproca consensualità tra partner.
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