Ferragosto 2003
Stanco della solita gita fuori porta, quel ferragosto mi presi una giornata di tranquillità in solitudine. La città si svuota in queste occasioni e stupidamente tutti affollano le strade perdendo più di metà della giornata in coda per godersi solamente qualche ora di svago.
Quel ferragosto invece me lo volevo godere a pieno, infatti me ne andai al mare vicino alla città (io vivo in prov. di Cagliari) in una spiaggia isolata e solitamente poco frequentata.
La spiaggia era praticamente deserta. Avevo almeno te-quattro metri di distanza con l’asciugamano più vicino. Decisi di abbandonarmi alla lettura e non feci caso alle persone che pian piano affollavano la spiaggia.
Quando risollevai gli occhi mi resi conto che la spiaggia si era in poco tempo popolata, mi disturbarono le voci delle persone che avevano messo i propri asciugamani vicinissimi al mio.
Tra queste notai la sensuale voce di un donna intenta a chiacchierare con l’amica. La cercai con lo sguardo, e anche lei mi notò. Ci sorridemmo a vicenda, e non potei non notare l’esplosività del suo fisico. Avrà avuto almeno 37-38 anni, pensai, (poi mi disse che ne aveva 42)mora, dai capelli lunghi ma raccolti in due codette molto maliziose e un bikini da far paura, che conteneva a mala pena un seno giunonico ed un corpicino piccolo ma decisamente ben fatto e sensualisssimo (volontariamente aggiungo una s per cercare di rendere l’idea).
Ascoltavo i loro discorsi, che si fecero più audaci fino a toccare l’argomento sesso! Al che raddrizzai le orecchie e capii dai loro discorsi che la bella signora era sposata, ma trascurata sessualmente dal marito.
Con una scusa mi avvicinai, e mi intromisi nella conversazione. Ogni tanto notai qualche sorriso ammiccante della signora, ci presentammo. Lei si chiamava Bruna, e l’amica Silvia (a guardarla bene non era niente male neanche l’amica).
Dopo una chiacchierata divertente invitai alle due signore un aperitivo al chiosco della spiaggia, io rimasi indietro mentre ci avviammo in ammirazione del magnifico fondoschiena di Bruna che se ne accorse e accentuò la camminata sexy.
Prendemmo un cocktail alcolico ed entrammo sempre più in confidenza, a quel punto mi feci avanti con decisione e mi proposi come abile cuoco specializzato in cucina afrodisiaca.
Ingenuamente (o intenzionalmente…chissà…) le due amiche sorrisero e mi vollero mettere alla prova, e il giorno dopo ci organizzammo per un pranzo a casa di Bruna, avrei portato tutto io il necessario.
Lei era sola in casa, non aveva figli e suo marito non sarebbe ritornato non prima della sera sul tardi.
Così mi recai a casa sua il giorno dopo, ero eccitatissimo all’inverosimile….quando suonai il cuore mi batteva fortissimo e quasi tremavo dall’eccitazione.
MI aprì Bruna con indosso un pareo color ciclamino semitrasparente ed un intimo che era praticamente inesistente, tanto che lasciava intravedere una passerina ben curata e le aureole dei capezzoli dai tratti ben delineati. Io cercai di non dare peso a tutto ciò ma si poteva inequivocabilmente notare la mia eccitazione dall’evidente rigonfiamento.
Silvia non poteva venire il giorno, così mi disse Bruna, e io non me ne dispiacqui.
I sorrisi maliziosi di Bruna si moltiplicavano e ci demmo da fare a preparare il pranzo a 4 mani condendolo da una piacevole conversazione e da un vinello bianco frizzante che cancellò immediatamente le nostre inibizioni.
Dopo meno di 15 minuti ci stavamo già sfiorando e ci parlavamo a qualche cm di distanza. Fu inevitabile sfiorarle i capezzoli turgidissimi, a quel punto ci baciammo, le nostre lingue si avvilupparono voracemente e ci appoggiammo al tavolo di cucina facendo cadere per terra tutto il pranzo. Il profumo che emanava la sua fichetta bagnata mi inebriava e la cercai avidamente, avevo voglia di assaggiarla…
Prima le sfilai il pareo e mi dedicai ai suoi seni così generosi e lei mi spingeva il viso contro i suoi capezzoli quasi soffocandomi.
Con la lingua seguivo il profilo delle sue aureole e la sentivo mugolare dal piacere.
Con le mani le palpai prima le cosce e poi le tolsi le mutandine e la masturbai con foga.
Poi fu lei a togliermi i pantaloni e ci sistemammo sul tavolo in posizione 69.
Con la bocca ci sapeva proprio fare, un pompino da film porno. Lei mugolava di piacere mentre le leccavo le grandi labbra titillandole il clitoride che era ormai strarigonfio. Venne due volte e il suo umore mi allagò il viso entrambe le volte. Mentre gemeva ripeteva “Alla faccia di quell’impotente di mio marito…mhmmhmh…come godo…siii…leccamela tutta…”
Divorava con ingordigia il mio membro, e a stento mi trattenni dal venire subito. La feci girare sempre sul tavolo e scesi per prenderla a pecora.
La penetrai facilmente (era ormai un lago) e scopammo da matti, entravo ed uscivo e lei era sempre più calda…
Con le dita le solleticavo il culetto, e lei oramai in preda ad un vero e proprio delirio sessuale mi disse subito : “si, dai siii, lo voglio sentire anche li…”
Non me lo feci ripetere e dopo che con i suoi stessi umori iniziavo a lubrificale il culetto lei riprese il mio uccello in bocca e lo inghiotti fino a farmi venire.
Ingoiò tutto e si leccò le dita che sapevano della sua figa.
Allora ne approfittai e, dopo esserci ancora baciati (lei aveva un gusto di sperma e umori in bocca), mi ritrovai ancora con il cazzo in tiro, Bruna fu bravissima e mi masturbo e riprese a farmi ritornare delle giuste dimensioni con un abile e gustosissimo pompino, quindi ricordandomi che il suo buchetto non aveva ancora trovato il piacere si chinò per mostrarmelo…
L’eccitazione salì inevitabilmente e continuai a lubrificare il culetto con dell’olio che stavamo utilizzando per il pranzo, e poi andammo in camera da letto e riprendemmo le grandi manovre e sul lettone dove sverginai il suo culetto, dapprima entrando dolcemente. Bruna urlò un po dal dolore, ma poi sentivo la sua passerina bagnarsi e con più decisione affondai i colpi e i suoi gemiti ancora li ricordo….
La stantuffi a lungo, lei era stremata ma mi incitava: “ancora, ancora, voglio sentirlo tutto….devo rifarmi del tempo perso…daiiiii”
Aveva un culetto strepitoso, anche io ero stanco, ma lei aveva una tale carica sessuale che non sentivo la stanchezza.
Dopo un aperitivo di questo tipo riuscimmo finalmente a pranzare, ma dopo pranzo riprendemmo da dove avevamo lasciato e facemmo l’amore per tutto il pomeriggio.
Il più bel ferragosto della mia vita.
Dopo di allora sono diventato il suo cuoco di fiducia
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18 anni fa
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Certificazione Profili
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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