Emozioni ritrovate
Per via del mio lavoro viaggio spesso in tutta Italia e con la mia macchina mi accingevo a prendere l’autostrada per Roma.
Giunto prima del casello autostradale di Pescara Nord, verso le 06:30 vedo una macchina in panne con quattro frecce accese quasi in mezzo alla strada con a bordo una donna sulla trentina d’anni che armeggiava con il suo cellulare, forse nella speranza di chiamare aiuto.
Prontamente mi fermai anche perché era un po’ pericoloso quel parcheggio e mi avvicinai per chiedere cosa fosse successo.
La donna scese dalla macchina e arrabbiata mi disse che era senza benzina perché il marito si era dimenticato di farle il pieno e anche lei stessa, sbadatamente, non aveva visto la lancetta a zero.
In più il marito, al telefono, le aveva fatto una scenata prendendola per scema e non sarebbe venuto ad aiutarla ma le aveva detto di parcheggiare e andare a piedi al lavoro.
Era vestita con un tailleur grigio scuro, sotto una gonna corta con apertura laterale che mostrava le gambe ben affusolate; una camicetta bianca aperta fino all’altezza del seno…………..nulla da dire, una bella signora in carriera; forse una commercialista o una che lavora in banca pensai.
A quel punto l’aiutai a spingere la macchina per parcheggiarla e mi offrii di accompagnarla; lei forse ancora arrabbiata accettò l’invito.
Da uomo galante la feci accomodare in macchina aprendo lo sportello e il gesto, gradito, mi aiutò a scorgere le gambe che dovette aprire per salire, mostrandomi le calze nere autoreggenti con uno squarcio di mutandina nera di pizzo e, sopra, notai pure che non aveva nemmeno il reggiseno perché nel movimento gli si era aperta la camicetta.
Salito in macchina, lei aveva già accavallato le gambe mettendosi comoda e iniziò a guardarmi mentre ripartivo.
Aveva capito che il mio sguardo, nel farla accomodare, aveva sbirciato le parti intime e lei comunque aveva anche acconsentito dato che subito dopo mi disse se mi era piaciuto aver visto quello spettacolo.
Rimasto stupito del fatto, risposi che l’intimo femminile mi aveva sempre attratto, specialmente se indossato da una bella donna come lei.
Presi la palla in balzo e le proposi di prendere un caffè da qualche parte prima di accompagnarla e lei accettò.
Come avevo fatto per farla salire, feci lo stesso per farla scendere, anzi, lei pretese che dovevo aprirgli la portiera e capii anche il motivo: nello scendere svolse tutti i movimenti al rallentatore per farmi ammirare meglio quella bellezza femminile che aveva in corpo; le gambe aperte a dismisura per mostrarmi quel paradiso in mezzo alle cosce; sollevò pure la gonna già tirata indietro per la posizione assunta sul sedile e strusciò con le mani l’autoreggente come per sistemarlo.
Presa la sua mano le dissi senza mezzi termini che era davvero una gran bella figa e il marito era fortunato a vederla tutti i giorni vestirsi e spogliarsi la sera.
Sorrise e mi fece l’occhiolino.
A quel punto avevo capito che lei era furiosa col marito e si concedeva nella sua totale bellezza a uno sconosciuto come me e dopo il caffè, al diavolo il lavoro e il viaggio a Roma, le feci la proposta di venire a casa mia, o meglio un appartamentino riservato e lontano da occhi indiscreti che ho in affitto che uso per incontrare delle amiche, per rivivere le stesse emozioni che il marito, forse, aveva smesso di provare.
Anche lei, ormai presa dal momento, accettava l’invito e iniziava a muoversi più languidamente visto che non smettevo di fissare le sue parti intime.
Salite le scale con quel culo da favola davanti gli occhi e con movenze feline avevo già il cazzo duro e turgido e non vedevo l’ora di scopare una figa come lei; entrati in casa non feci in tempo di chiudere che lei era abbracciata a me e con le labbra avvinghiate alle mie; la mia lingua assaggiava quelle labbra rosse e la sua lingua aveva un sapore dolce e vellutato.
Arrivammo sul letto e qui che lei mi spinse come per farmi guardare lo spettacolo: iniziò a spogliarsi lentamente, con naturalezza e lascivia nello stesso tempo; prima la giacca poi la camicetta rimanendo con quei capezzoli bianchi, duri e dritti all’insù; poi iniziò ad aprire la cerniera della gonna e la fece scivolare sopra quelle gambe affusolate, sopra le calze nere; alla fine tolse il perizoma mostrando la figa già umida e il culo bianco e tondo.
Iniziai a baciarla ovunque e le mie labbra assaggiavano quel corpo di donna pieno di voglia di essere presa e scopata; sul letto continuai a leccarla tutta fino ad arrivare sulla fica bagnata per l’eccitazione e iniziai pure a masturbarla con le dita, assaporando quel calore interno e tirando fuori quell’umore di donna.
Lei iniziava a mugolare e contorcersi sotto quelle carezze e quella penetrazione con le dita e continuavo a leccargli il clitoride che diventava sempre più rosso e caldo.
A quel punto iniziai a spogliarmi e senza darmi il tempo mi abbassò gli slip ammirando il mio cazzo tutto bagnato e lo prese in bocca.
Il mio umore si mischiava con la sua saliva e sentivo la lingua che assaggiava ogni centimetro del mio cazzo fino a farlo scendere in gola per poi risalire sulla punta della cappella calda e rugosa.
Mi sentivo un fuoco dentro; mai nessuna donna mi aveva fatto una pompa con quella voglia e bravura come stava facendo lei.
A quel punto la pregai di smettere perché volevo assaggiare la sua fica e sentire il caldo che emanava dentro prima di venirle in bocca.
Facemmo l’amore normalmente, senza cose troppo fantasiose o altro con le sue gambe sopra le mi spalle; era troppo bella per non farlo in maniera dolce.
L’orgasmo non si fece attendere troppo e sentivo il suo liquido che mi bagnava tutto il membro e i testicoli.
Giunto ad esplodere pure io gli feci capire che avrei apprezzato che lo prendesse in bocca per fargli assaggiare il mio umore e lei, come stava facendo prima, iniziò a leccare il suo sapore che era rimasto sul mio cazzo ancora duro.
La sua lingua era un serpente che scivolava sulla mia pelle; faceva suo quel bastone di carne e la cappella pronta ad esplodere.
La presi per i capelli, la gestivo in un certo senso, ma era lei ad andare avanti e indietro aspettando il mio seme per assaggiare la dolcezza che un uomo può dare.
Esplosi dentro la sua bocca chiusa e avvinghiata sulla mia cappella e senza farne perdere una goccia aveva inghiottito tutto dopo averlo accumulato sulla gola.
“Dopo il caffè ci voleva un po’ di dolce” esclamò con un sorriso soddisfatto sulle labbra e iniziò a baciare il mio ventre che tremava ancora sotto quei colpi di lingua e bacetti.
Ci vestimmo insieme e ammiravo quel corpo stupendo pensando a cosa dire per non essere andato all’appuntamento di lavoro a Roma.
L’accompagnai al lavoro verso il centro e mi mostrò nuovamente le gambe e il perizoma dicendomi che il marito mai gli aveva aperto la portiera e aveva gradito molto il gesto di galanteria.
Ci siamo rivisti altre volte e ho iniziato a comprare anche dei sexy giocattolini per aumentare la sua voglia di scoprire nuovi orizzonti ed emozioni ormai perse da tempo come quella di essere ammirata durante la routine giornaliera con il marito.
Ma è un’altra storia.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101201
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97425
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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