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Homosexual Lesbian Trans/Shemale

Dal parrucchiere (scritto dal mio miglior amico.......)

Valeria è una di quelle clienti che non passano inosservate.Lei porta elegantemente i suoi 42 anni,veste strepitosamente elegante,e la sua raffinatezza è palpabile dal sol guardare i capi che indossa.Oggi sono fortunato,viene per le meches,quindi rimarrà in salone da me per + di due ore.Il personale l'accoglie come tutte le altre clienti,non differenzio mai le clienti in base alla bellezza e tantomeno alle possibilità finanziarie.Oggi veste con un tailleur blu,gonna sotto le ginocchia,spacco generoso ma non arrogante,camicia azzurra abbottonata alla soglia del vedo e non vedo,giacca decisamente blu,cintura e borsa nere,collant (che spero siano autoreggenti) blu meno intenso del tailleur e il tutto impreziosito da scarpe con un tacco dal taglio tale che non si capisce come riesca a camminare per tutte quelle ore nella sua galleria d'arredamento del centro città.
E' mia cliente da qualche anno,e giustamente la consulenza tecnica la vuole da me in persona,come se per me non fosse un piacere.Dopo aver preso visione del da farsi,incarico la mia collaboratrice addetta ai lavori tecnici per iniziare il lavoro.
In salone si susseguono le clienti ma una in particolar modo richiede le attenzioni della mia tecnica,indi ragion per cui io prendo il suo posto (capirai,c'era ancora mezza testa di stagnole da fare e nientemeno a chi,a Valeria) e mi precipito a continuare al suo posto.
Fin che lavoro è normale che si riesce a vedere quale giornale e articolo sta leggendo la cliente e noto che la sua attenzione è catturata da un articolo di un settimanale il quale approfondiva la spiegazione degli oggetti di divertimento femminili.
Ovvio che non stilava frasi su orologi o brillanti,ma bensì stimolatori clitoridali ,falli più o meno conosciuti sino ad oli da massaggi con aromi afrodisiaci.
La confidenza che abbiamo ci porta a parlare dell'articolo sino a quando io,prendendo forza e sapendo che è separata,gli chiedo se tra quelli fotografati sulle pagine c'è anche qualche "oggettino" che usa lei.
Noto subito un cambiamento della sua postura fisica,piega una parte del giornale all'interno d'esso e accavallando le gambe mi omaggia di uno sguardo d'importanza diversa dal solito,e giocherellando con le pagine del giornale con un'unghia sapientemente ornata a french look ,mi chiede:
"Cosa ti fa pensare che io ne faccia uso?".
Al che,una goccia di sudore mi solca tutta la curva della mia spina dorsale fin che pensavo di aver gia' perso la cliente per una domanda forse troppo spinta,ma invece ,avendo gia' cotto la frittata,controbatto dicendo:"Trovo che uno o più oggetti del genere facciano parte della vita di qualsiasi donna voglia vivere a 360 gradi la propria intimità sessuale,e che comunque regali analoghi,li avevo gia' confezionati per qualche mia compagna + o meno occasionale.
Non eravamo soli in salone,di conseguenza la partita di chiacchere accaldate,tra me è lei,è andata avanti con tono di voce ribassato ma notavo che l'interesse per il contenuto accendeva i movimenti di Valeria,per niente scomposti,ma con movenze che lasciavano intendere una certa accondiscendenza del contenuto stesso.
Attribuiamo colori ai vari oggetti fotografati sul giornale e a quelli immaginari,si ride e fantastica sulla durata delle batterie in base alle performance degli stessi,i vari sistemi di pulizia a fine uso,chi in lavastoviglie o chi manualmente ma chissa' perchè non cambiamo discorso,nè io e tantomeno lei.
Finisco di applicare le stagnole per le meches non dopo aver notato che durante tutta la nostra piacevole discussione Valeria roteava vorticosamente il piede destro della gamba accavallata con un continuo cambio di posizione delle gambe,le quali talvolta,grazie allo spacco,mi regalavano la visione di importanti e non pubblici centimetri di pelle.Non nego che con la fantasia ero arrivato a seccarmi la saliva in bocca da tanto leccavo quelle gambe,ma devo tener presente che sono al lavoro,e nulla deve trapelare dalla mia fantasia.......dannata serieta' professionale.
Passa il tempo di posa,intanto io mi adopero a tagliare i capelli alle altre clienti e di tanto in tanto passo anche vicino a Valeria,la quale non direttamente ,ma dagli specchi,si lascia scappare sorrisini attinenti ai discorsi fatti qualche minuto prima.
Le sue meches sono pronte,e Valeria viene fatta accomodare al lavateste ,dove si susseguiranno i vari trattamenti da fare,fin qui tutto normale,fino a quando io,da uno specchio,intravedo il suo ennesimo accavallamento di gambe,lasciandomi di stucco,in quanto quest'ultimo è stato piu' generoso di tutti i suoi predecessori,a tal punto da togliermi il dubbio sui suoi collant:"Erano autoreggenti".
Da lì in poi,purtroppo per me,è stata dura veramente a non far capire alle altre clienti ed al mio personale,ove stessero navigando i miei pensieri.....
Nel frattempo le clienti si susseguivano in salone e pian piano siamo rimasti io,il personale e Valeria.
Mi ritrovo che sono le 18 passate,e sto ancora ultimando il taglio a Valeria,quando vedo che la mia prima collaboratrice mi chiede se possono rincasare,così facendo sarei rimasto solo con Valeria in salone per la durata di tutta la piega.
Nel cominciare la piega ,il cell di Valeria squilla,e per lasciarle un po' di privacy ne approfitto per dare una scopata a terra per raccogliere i suoi capelli,ma non posso non sentire che chiede ad una amica di passare dal salone per poi andarsene a prendere un aperitivo assieme.
Io e lei,durante la piega,non perdiamo occasione di ritornare sul discorso vibratori ed affini,quando mi suona alla porta l'amica sua.Mioddio,un'altra splendida creatura cha da poco ha superato la quarantina,ma inganna tremendamente tanto l'anagrafe con il suo aspetto fisico.Curata,longilinea,elegante e per di piu' simpatica.Lei si chiama Lara,ed oltre che esserle amica da sempre è pure appassionata d'arte,per cui immaginatevi il lessico da lei usato nel parlare.A dir poco soave musica per le mie orecchie.
Lara sbirciando in salone ,mi chiede se non ho nulla da stuzzicare,vista l’ora dell’aperitivo,e io,ricordandomi d’avere sempre un paio di bottiglie di prosecco nel frigo del personale,gli chiedo se gli andava un pre aperitivo in salone.Con molto stupore ho appurato che le due meravigliose creature non hanno opposto nessun diniego in merito e di lì a poco ho servito ad entrambe due bicchieri di fresco prosecco,badando di non abbondare troppo con il frizzante nettare.
Le due amiche ridono e scherzano e Valeria non perde l’occasione per riprendere di nuovo il discorso sugli oggetti che tanto avevamo commentato prima,ma questa volta con una differenza;c’era anche Lara ad ascoltarci e forse forse il frizzante nettare gustato a stomaco vuoto,dava i primi cenni di artefizia allegria..Alchè,dopo aver capito di cosa stavamo parlando Lara chiede a Valeria:”Certo che non avrei mai immaginato che tu avessi un rapporto analogo con il tuo parrucchiere,a tal punto da parlare di queste lussurriose sciccherie”. Le movenze d’entrambe sembrano più rilassate,sembriamo amici da una vita,si ride e si scherza sugli oggetti che l’articolo di giornale tanto descrive.
Nel frattempo io termino la piega a Valeria e dirigendoci verso la cassa Valeria mi dice:”Sai in onore di cosa è l’aperitivo di questa sera?Il mio ritorno da Londra e il regalo di compleanno per Lara”.
Alchè Valeria infila le mani all’interno di una busta e con grande stupore di Lara esibisce in suo favore il regalo di compleanno,invitandola ad aprirlo in presenza di tutti e tre.
Lara eccitata dalla situazione e forse forse dalla voglia d’aprire il regalo s’avventa su di esso,e strappandone l’incarto d’ornamento apre il tanto atteso involucro.
Mioddio non credevo ai miei occhi,il contenuto dell’involucro era un signor fallo,di un materiale analogo al cristallo,tremendamente trasparente,tremendamente lavorato e levigato con pietrine colorate al suo interno,tanto da far brillare il regale augello trasparente ad ogni movimento delle mani.
Attonito ma ancora cosciente,osservo le due amiche,le quali,come se io non ci fossi,s’abbracciano fortemente,Lara ovviamente ringrazia Valeria del regalo e per niente a disagio della situazione,forse complice anche il bis di prosecco a stomaco vuoto,s’avventa sulla bocca di Valeria con un bacio degno di due amanti che non si vedono da anni.
Le loro lingue s’aggrovigliavano tra loro,le labbra quasi sparivano tanto era intenso il contatto e le loro mani cominciavano a cercare parti del corpo che solitamente in pubblico non si cercano.
Forse un attimo di lucidita’ porta Lara a guardarmi e a chiedersi se quello che stava realmente accadendo davanti ai miei occhi avrebbe dovuto svolgersi altrove,o perlomeno in privato,ma con altrettanta rapidita’ ,Valeria si gira verso me e dice:”Penso che a questo punto ,Paolo,io e te sono ben pochi i segreti che ci dividono,di conseguenza ti chiedo se l’aperitivo lo possiamo consumare interamente qui da te”.
Il salone era ormai chiuso,fuori c’era buio,spensi l’insegna e dissi a Valeria e Lara che l’aperitivo glielo avrei finito di servire nella cabina estetica,ove sarebbero potute stare più comode.
Nell’accettare l’unica offerta che potevo fargli, entrambe si diressero verso la cabina estetica,ove Valeria sapeva di poter contare su un lettino di lavoro abbastanza grande,mentre io mi diressi ad aprire un’altra bottiglia di prosecco per poterglielo servire direttamente nella zona destinata.
Entro,stappo la bottiglia e nel servire di nuovo il frizzante nettare le due meravigliose creature si erano gia’ messe comode,a Valeria mancavano già la giacca e la camicetta,mentre Lara cercava con la lingua d’infilarsi all’interno del reggiseno di Valeria,per graziarsi dei suoi turgidi capezzoli.Il rumore del tappo le ha interrotte,ma i loro sorrisi nel afferrare di nuovo i bicchieri ,indicavano che il mio ingresso non era per niente inopportuno,ma bensì atteso.
Brindiamo,vengo per un certo verso scambiato per un vero cameriere in quanto le meravigliose creature mi consegnano i bicchieri senza nemmeno ringraziarmi e seguitano nelle loro effusioni.
Lara,ancora vestita,non perde tempo e fa rimanere Valeria in reggiseno,autoreggenti e scarpe,cominciando a roteare la punta della sua lingua all’interno della beneamata fessura intima,facendo rovesciare all’indietro gli occhi di Valeria dal piacere.In quel momento io mi sono reso conto che la miglior parte potessi fare era quella di rimanermene in disparte ad assistere e gustare da solo,senza per nulla interferire in questo meraviglioso gioco da loro regalatomi,e mi sono sbrigato ad accendere lo stereo per dare una degna atmosfera al momento con una musica new age usata dal personale per i massaggi alle clienti.
Lara leccava il caldo nettare uscente dalle grandi labbra di Valeria,la quale s’era impadronita del regalo di compleanno di Lara e se lo gustava con la bocca ansimante del piacere che Lara le stava dando.Meravigliosa visione la mia,vedevo le splendide creature recarsi piacere a vicenda e in più le soffuse luci della zona cabina estetica davano giochi di luce alle pietre contenute nel fallo ad ogni movimento di Valeria.
Quest’ultima bagnata come non mai,si sfila il tanto leccato fallo dalla bocca e spostando la lingua di Lara se lo infila nella bagnato solco del piacere,sino quasi a farlo scomparire tutto con lenti ed eleganti movimenti sussultorei della mano.Lara nel frattempo non perde tempo,e nel girare attorno al lettino di Valeria si spoglia e rimane in autoreggenti,reggiseno e scarpe,ed allargando le gambe appoggia la sua bagnata e depilata micia sulla bocca di Valeria,la quale non perde tempo a far scomparire la punta della lingua all’interno dell’orifizio appena offerto
Che spettacolo.Nessun film hard mi ha mai omaggiato di simili scene.Per rispetto io non ho mosso un dito,non ho detto una parola,ma all’interno dei miei pantaloni stava prendendo vita un piccolo animale affamato e da settimane denutrito,pronto ad avvinghiarsi su quel succulento piatto.Quanto avrei voluto tirarlo fuori e animarvici sopra una sega da nuovo millennio,ma non so perché,non volevo interrompere cio’ che le due meravigliose e goderecce amiche avevano gia’ iniziato da sole.
In quel momento mi sentivo seduto nella prima fila del miglior spettacolo al mondo nel miglior teatro,luci gradevoli,musica invitante e rilassante,e il tutto accompagnato dai gemiti delle due amiche crogiolanti di piacere.
Valeria sta venendo,e nel farlo aumenta il movimento della sua lingua sulla bagnata micia di Lara,la quale anche lei,come un’eco di montagna esplode dal piacere sulla bocca di Valeria.
Lara s’alza dalla bocca di Valeria,la quale porge all’amica il conteso oggetto del piacere e si scambiano di posto,Lara a carponi sul lettino e Valeria infila il fallo nel suo sedere mentre comincia una gita con la punta della lingua all’interno del suo utero,ma con la consapevolezza e maestria di chi quell’utero lo conosce gia’ da tempo.
Nel fare cio’,Lara accompagna con una mano l’ingresso del fallo nel suo sedere,appare e scompare ritmicamente,è bagnatissimo anche il sedere ed ogni tanto Valeria s’affaccia con la lingua anche nel sedere,il tutto per mantenere inalterato il tasso di liquido al suo interno per una maggiore viabilita’ del fallo.
Che meraviglia vedere il sudore ricoprire i corpi d’entrambe,ne scolpiva maggiormente le gia’ invitanti curve. I loro capezzoli eretti e turgidamente invitanti,primeggiavano su quei seni che si rendevano protagonisti di roteanti movimenti accompagnatori,come a condire una gia’ ricca situazione tracimante di piaceri.
Lara da il cambio a Valeria,la quale si sdraia di nuovo sul lettino,allarga le gambe e con la mano destra fa scomparire il suo indice all’interno dell’innarrivabile taglio del piacere.Lara è innanzi a lei e stimolando con la lingua la finta cappella del fallo assiste alle performance della sua amica fin che si masturba.Il suo clitoride era come una fragola,tanto lo stava stuzzicando,sino a quando Lara,chinandosi alla pecorina, innanzi al suo sesso e divaricando le gambe,comincia leccare la miacia alla sua Valeria,ripetendo così il nubifragio di piacere di Valeria,la quale gode,ansima,a momenti la vedo nuotare nel suo liquido vaginale tanto è il piacere che le trasmette Lara s’infila il dito che in precedenza sondo’ il proprio sesso,in bocca,e così facendo mi guarda,mi fissa e in quell’istante ho capito che avrebbe preferito forse dell’altro in bocca,magari non trasparente,senza pietre luccicanti,ma semplicemente in morbida carne.
Mi avvicino a lei,mi libero dei pantaloni,rimango solo con la maglia con su scritta la pubblicità del salone,e a piedi nudi sul pavimento mi coordino per avvicinare il mio membro tremendamente diritto,alla sua bocca giocherellante con il dito.Valeria sfila il dito,e con le unghie ornate a french look che tanto avevo ammirato durate i nostri incontri professionali in salone,mi accarezza la morbida sacca contenente i genitali fino a socchiudere la bocca quanto basta per farmi rispondere al tanto desiderato appello.In men che non si dica mi ritrovo a farmi succhiare l’uccello da quella bocca che a momenti sognavo di notte.La sua lingua roteava attorno alla mia cappella,lo faceva apparire e scomparire dalla bocca meglio di qualsiasi altro illusionista.Ad ogni affondo nella sua bocca,sento scorrere fiumi di sangue all’interno del mio pene,il che, rendendolo marmoreamente in conconrenza al fallo trasparente,accompagno i suoi movimenti sino ad esplorare zone della gola non visibili se non da sonde di profondità.
Valeria stesa a gambe aperte sul lettino,faccia appoggiata al lato destro del viso,con in bocca il mio pene,io che con le dita giocherello con i suoi seni,Lara che con la lingua,faceva la spola tra il clitoride e il sedere si insomma una scena da riprendere con tutte le telecamere e angolature usate come nel film Matrix.
Lara ad un certo punto ,senza smettere di leccare Valeria,mi passa il fallo artificiale in mano,invitandomi a darlo a Valeria……Alchè io sfilo il mio membro dalla bocca di Valeria e dirigendomi verso il retro di Lara,la cerco con lo sguardo,la quale ricambia per un solo istante e come segnale di accondiscendenza mi inarca il bacino rendendomi la sua micia bagnata ancora più visibile al mio passaggio.Con la mano destra mi passo l’asta dall’alto verso il basso,cosicché cio’ che restava della saliva di Valeria,andasse a lubrificare tutta l’asta,in modo da poter penetrare Lara senza alcun preparativo.In un solo movimento,ma lentamente accompagnato,mi vedo sparire il membro tra le grandi labbra di Lara,la quale al suo ingresso,smette per un attimo di torturare la micia di Valeria con la lingua e mi omaggia di un gemito compiacente.
Esilarante vignetta la nostra.Reale cronaca di cio’ che stava accadendo.Mi stavo scopando Lara,Lunghe gambe divaricate sorrette da scarpe sapientemente acquistate in negozi esperti in tacchi,questi glutei sodi da palestra,lei inarcata in avanti intenta a leccare il gran canion di Valeria che non smetteva di farsi sparire in bocca il fallo artificiale.Ritmavo i miei colpi in base al ritmo della musica new age che si diffondeva in stanza,allargavo i glutei per vedere piu’ centimetri possibili di Lara,la natura aveva fatto un lavoro di incalcolabile maestria.
Ad un certo punto Lara smette la sua pratica su Valeria,io sfilo l’animaletto dall’umido tunnel e Valeria scivola in avanti sul lettino facendo cadere a terra sul tappeto,il tanto leccato fallo concorrente,e passandosi la mano sinistra sulla lingua la strofina sulla micia,ancora scrogiolante del liquido ottenuto dalla saliva di Lara sommata ai suoi umori,mi fa cenno con gli occhi che anche lei vorrebbe gustare.Nel frattempo Lara fa il giro del lettino,camminando come solo una modella sa fare sui tacchi e ,allargando le gambe anch’essa,fa incastrare il suo clitoride con l’angusto spazio libero lasciato dalla bocca socchiusa di Valeria.
Valeria comincia la sua pratica leccatoria su Lara non prima di essersi fatta penetrare dall’animaletto eretto del suo parrucchiere,fissandomi, come accompagnare ogni centimetro d’asta all’interno del suo corpo caldo e tremendamente bagnato.
Dopo i primi colpi Valeria mi omaggia di un sorriso liberatorio,e mi abbandona con lo sguardo per recarsi con la lingua sul clitoride di Lara la quale si china in avanti per chiudere il triangolo a comincia a limonarmi,quasi come per indirizzarmi con la sua lingua al giusto ritmo da tenere per la sua amica Valeria.Oramai sudavo anch’io,ero fradicio di sudore,eravamo creature che si strofinavano a vicenda,scivolandosi addosso.
Scopo Valeria ricordandomi di tutte quelle volte che passava dal salone e io potevo solo viaggiare d’immaginazione…..ma ora sono lì,siamo io lei e la sua amica,non potevo chiedere di più.
Valeria si stacca dal beneamato utero di Lara,mi fa cenno che si vuole alzare,io sfilo il mio avido animale dal suo orifizio e attendo di capire quale posa le due creature vogliono assumere.
Lara si sdraia sul lettino e Valeria le si corica sopra a carponi.Io dietro Valeria mi gusto lo spettacolo.Vedo il sedere di Valeria,il taglio del suo utero e la micia crogiolante di Lara.Loro s’abbracciano,si baciano,si gustano il momento.Entrambe,visti i loro visi compiacenti,hanno raggiunto l’apice,purtroppo o per fortuna io no!
A questo punto senza chiedere nulla mi avvicino al sedere di Valeria.Ce l’ho innanzi a me,tondo,sudato,bagnato.Lei è intenta a baciare Lara ma sente il mio arrivo,e con fare da gran maestra m’inarca il bacino offrendomi la miglior posizione per una penetrazione anale.
Man mano che i miei centimetri spariscono all’interno del suo sedere,sento gemere Valeria dal piacere,e alzando la testa verso il soffitto mi omaggia dicendomi:”Scopami il culo ,aprimi l’interno anche per tutte quelle volte che non l’hai fatto ma che con gli occhi desideravi”:
Quale miglior invito per un uomo.La scopavo quasi con rabbia,stringevo i suoi fianchi ad ogni affondo.
Il mio cazzo entrava e usciva dal suo culo come le mie dita quasi penetravano le fattezze dei suoi glutei.
Lara nel frattempo sembrava una giocoliera tanto era brava con la lingua a passare da un capezzolo all’altro di Valeria.
Valeria sente che io continuo a gonfiarmi,sto per scoppiare,sto per riversarle dentro l’ano il caldo nettare frutto di un’eccitazione che durava da ore,sino a quando Valeria sfilandosi il mio cazzo dal sedere si gira verso di me e mi dice:”Vienimi in bocca,anche per tutte quelle volte che asciugandomi la frangia mi facevi chinare il viso in avanti e io immaginavo di succhiartelo”.A quel punto esplodo tutto il mio nettare dentro la sua bocca e quello che non trattiene Valeria raccoglie Lara con la sua lingua.
Mi sentivo svuotare ad ogni schizzo,e Valeria succhiava fissandomi negli occhi;un uomo non puo’ non apprezzare questo affronto da colei che con tanta maestria gli stava coccolando il membro con quella bocca da sogno.
Chi mai avrebbe immaginato che anche lei in cuor suo in tutti questi anni da cliente,mi desiderava.
E’ proprio vero.L’universo femminile non conosce confini,e semmai ci fossero,noi uomini non avremmo forze abbastanza per calcarli.


Commenti

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  • 0machoat0, 50
    Ben raccontato ,credo possa essere reale , il che fà eccitare molto il lettore, e farlo fantasticare
    Leggi di più arrotolare
  • rebecca, 31
    Grazie milkyway,riferiro'.....sta di fatto che hai colto buona parte della sua personalità.....
    Rebecca
    Leggi di più arrotolare