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erotic3mind255232 36 anni
Maschio
Milano, Italia
Ultima visita: 4 anni fa
Varie Feticcio Cuckold Trio Scambisti

Conoscerti al mare

Premessa: questo racconto è dedicato ad una spledida ragazza di desiderya (purtroppo lontana 600 km da dove vivo) che mi aveva chiesto di descriverle come mi immaginavo il nostro primo incontro.

Ecco come me lo immagino: Vacanze estive. Spiaggia. Primo pomeriggio.
Fa molto caldo, e decido di mettermi vicino al bagnasciuga dove le onde e la brezza aiutano a sopportare meglio il caldo torrido di metà agosto. Stendo l'asciugamano e mi sdraio a pancia in giù rivolto verso il mare. Fra me e le onde solo un altro asciugamano, libero. Neanche a farlo apposta e dopo pochi minuti la persona dell'asciugamano torna. E' una bella ragazza dal seno ben disegnato, probabilmente una terza, e con un corpo con tutte le imperfezioni al posto giusto. Non posso fare a meno di notarti. Anche perchè, tu maliziosa, ti sdrai rivolgendomi il culetto. Sei così vicina che per sdraiarti devi divaricare un po' le gambe. In pratica mi ritrovo con la testa fra le tue caviglie. Capisco che la cosa non può essere casuale e sto al gioco. Siamo entrambi soli e il resto della spiaggia potrebbe facilmente supporre che ci conosciamo, vista la vicinanza dei nostri asciugamani. Così mi godo quel bel vedere, il tuo magnifico sedere tornito e le linee delle chiappe che si confondono con l'inizio delle grandi labbra. Il perizoma che indossi è davvero sexy da questa prospettiva... ti guardo e assaporo i tuoi particolari e mi accorgo che quel sedere io l'ho visto da poco da qualche parte... ma dove? Ah sì... ma non è mica quello stupendo culo, che ho visto in quelle foto su internet? massì, quello che mi eccitò a tal punto da farmelo rizzare a furia di guardarlo...su cui mi sono persino masturbato ! certo! è la ragazza del racconto erotico del capodanno, quella che si chiavò i due maschioni conosciuti appena pochi minuti prima, durante la festa! A ripensarci mi si rizza ancora adesso. E come potrei confondere quel culetto invitante, sempre a favore di fotocamera, che aveva messo nel suo profilo personale? Sei tu. Non puoi che essere tu. Così capisco che forse posso osare. Per fortuna sono a pancia in giù... aver realizzato chi sei, e la vista delle tue natiche sode mi rendo conto che sta avendo qualche effetto nel mio costume. La voglia si gonfia, e decido di prendere l'iniziativa. Così allungo una mano e ti sfioro una caviglia. Noto un piccolo fremito in te, come se sperassi in questa mossa, ma quasi senza credere che l'avrei fatta. E invece ora mi ritrovo a massaggiarti lievemente la caviglia e a gustarmi la leggera contrazione delle tue natiche. Credo che stia piacendo anche a te... appoggio il viso al tuo piede e annuso il profumo della tua pelle misto alla salsedine e alla sabbia. Ora inizio ad essere parecchio eccitato, e così mi sbilancio... e inizio a leccarti timidamente la pianta del piede risalendo poi fino alla caviglia. Sento i brividi sulla pelle della tua gamba, che scorrono lungo tutta la sua lunghezza, fino a convogliarsi lì fra le pieghe del perizoma che indossi...
Allora mi alzo e ti prendo per mano. Ti alzi anche tu. Siamo uno di fronte all'altro ora. Il mondo intorno per un istante non esiste più. I nostri corpi sono a pochi centimetri. Tutti i miei sensi si godono l'erotismo della tua vicinanza...
i tuoi occhi mi guardano ora per la prima volta e scorrono i miei 2 metri di altezza dal volto ai pettorali lungo le linee definitie del mio corpo, fino al costume aderente che evidenzia il membro turgido e corposo. E' inclinato su un lato, per restare nel costume. Fosse dritto, uscirebbe abbondantemente per metà... è un uccello lungo e largo e subito realizzi quanto sarebbe piacevole sentirlo dentro. Anzi, la sola idea ti bagna e capisci che l'unica cosa che vuoi ora è proprio accogliere quel bel cazzo nella tua fica... sì anche i tuoi pensieri ora si fanno più volgari. E' l'eccitazione che monta e che scatena la libido. Senza dire nulla ti porto per mano fino alla mia cabina, dietro i bagni. Tu capisci che ormai è solo questione di tempo, ma quell'enorme cazzo nel mio costume deve essere tuo. VUOI che sia tuo. Così entriamo nella cabina e ci chiudiamo dentro. Le assi di legno lasciano trapelare i raggi del sole, e la penombra rende tutto ancora più eccitante. E' adesso che lascio scivolare nella sua posizione naturale il pene, che ora infatti traborda dal costume proprio come avevi immaginato. Meglio di come avevi immaginato... una cappella turgida e rosea, che non puoi trattenerti dallo sfiorare. Velluatata al tatto, ma subito dura fra le tue dita. Lasci scivolare la mano completamente nel costume e l'affondi fin sotto alle palle, che scopri essere perfettamente depilate. Io intanto sto scorrendo il tuo corpo con le mie mani, carezzandoti con un lieve massaggio all'altezza prima dei fianchi e poi del seno. I tuoi capezzoli duri e allungati, spingono in modo evidente sul tessuto del costume, quasi come se lo volessero bucare. La mia mano scende dal seno al fianco, sfiorando poi il tuo grazioso obelico, fino a rivolgersi al monte di venere. Scosto il sottile filo del perizoma, scorrendo con il dito lungo tutte le grandi labbra e affondando due dita fra di esse. Le dita scivolano facilmente fra le labbra ormai bagnatissime e divaricate, e si spingono con vigore verso il clitoride... mentre tu ancora esplori con la tua mano lo scroto e tutta l'asta del mio membro ormai teso e gonfio di eccitazione... lo senti pulsare sotto le tue dita, che percepiscono ogni vena ogni rugosità, e ancora una volta torni a immaginare come deve essere piacevole riceverlo fra le tue coscie, sentirlo penetrare fra le labbra della vagina e poi ben più in profondità fino a sentirlo tutto dentro di te... Così mentre io inizio a masturbarti con il pollice il clitoride e con due dita ben dentro la fica, tu inizi a masturbarmi sbattendomi violentemente l'uccello su e giù quasi a volerlo provocare ancor più di quanto già non sia turgido... e se possibile, effettivamente lo senti ancora più grosso fra le tue dita. Inizi a mugolare, mentre i miei ansimi di piacere si sfogano sul tuo collo eccitandoti ancora di più. Siamo sudati, e i nostri corpi ora avvinghiati l'uno all'altra scivolano piacevolmente... ci piace sentire il reciproco sudore addosso, ha un qualcosa di animalesco... qualcosa di selvaggio e di eccitante. Mi accorgo che gli spasmi della tua fichetta e tuoi ansimi si fanno più insistenti, e anche la tua mano si muove in modo più scoordinato e confuso sul mio uccello... mi rendo conto che ti stai letteralmente abbandonando al piacere... e sei affamata di sesso... come me del resto, che vorrei poter urlare dal piacere, gridandoti "quanto sei fica!", ma devo trattenermi visto che comunque siamo a pochi metri dalla folla della spiaggia. Capisco che ora vuoi fare sul serio, così ti prendo con foga e ti metto a pecorina davanti a me... tu ti lasci sfuggire un languido "finalmente, mmmm...." e allunghi la mano vogliosa, all'indietro, cercando di afferrarmi il membro per infilarlo... hai paura che io non capisca, e voglia metterlo nella fica, mentre tu lo vuoi invece sentire penetrare fra le chiappe e affondare nell'ano, fino allo scroto... e così infatti faccio, piuttosto rudemente, in preda alla passione sfrenata... senti un po' male allora, ma è un dolore che si mescola piacevolmente con il godimento intenso che la penetrazione contemporaneamente ti provoca... anzi... ora sei addirittura tu che mi stai sbattendo... sei tu che agiti il culo con forza per prolungare quella strana sensazione di dolore e piacere... E io insisto con i miei colpi di bacino, sempre più ritmati e sempre più vigorosi, non riesci a trattenere i tuoi mugolii di paicere e l'idea che qualcuno là fuori possa sentire mi eccita a tal punto da stantuffare sempre più forte, le mie mani cercano ora i tuoi seni, stimolando i tuoi capezzoli e palpando a piene mani entrambe le tette che senti ondeggiare a ritmo di cazzo.
Ora voglio dimostrarti quanto sono porco, così lo tiro fuori e mi chino sulle tue chiappe, allargandole con le mani e iniziando a leccarti il buco del culo avidamente. Una mossa inaspettata che ti provoca contrazioni vaginali dall'eccitazione. Poi giù con la lingua fin sulla fichetta insaziabile e ormai desiderosa di raggiungere l'orgasmo... la lecco in profondità, scivolando talvolta però, fino di nuovo al buco del culo, per poi tornare fra le labbra e oltre, spingendola fin dove riesco dentro alla tua passione. Ora anche tu vuoi dimostrarmi quanto sei maiala, e il desiderio di prendere in bocca ciò che poco fa stantuffava nel tuo sedere dimostra tutta la tua irrefrenabile eccitazione. Afferri il membro gonfio, lucido e venoso, e appoggi le labbra sulla cappella vellutata assaporando il sottile piacere di prenderlo in bocca, di sentirlo in bocca subito dopo averlo sentito pompare nel culo. Così dopo qualche secondo di indugio, spingi la testa verso di me, lasciando affondare quel grandioso cazzo fino in gola. Mi stai spompinando con passione, vigore e bravura... capisco da come lo succhi che ne devi aver presi tanti di cazzi, ma questo ti piace in modo particolare... e la cosa mi rende ancora più porco... ora sento che anche per me l'orgasmo si sta avvicinando... così ti sottraggo il giocattolo da sotto le labbra senza preavviso, mi guardi stupita ma poi capisci che ora finalmente, verrai accontentata: finalmente il cazzo scivola fra le tue coscie e affonda vigoroso nella tua fica caldissima e bagnata. Al primo sussulto non riesci a trattenerti e reclini la testa all'indietro gemendo di piacere... inizio a ritmare colpi di bacino sempre più vigorosi, sempre più decisi, anche tu muovi il tuo bacino a ritmo, entrambi non ci tratteniamo più e iniziamo letteralmente a gridare di piacere... è in quel momento che entrambi con la testa reclinata vediamo fra le fessure del legno che c'è un ragazzo che ci sta guardando, masturbandosi... la nostra cabina confinante col bagno dei maschietti ci ha regalato una nuova eccitante emozione... e allora ormai infoiati oltre l'inverosimile, continuamo a sbatterci a vicenda per il nostro piacere e per il godimento dell'inatteso spettatore... ora anche lui sta ansimando ad alta voce, ed è in quel momento che tutti e tra raggiungiamo un orgasmo all'unisono, vigoroso, potente, esplosivo... la mia estasi ti bagna fra le coscie e ce n'è ancora per finire sulla tua faccia mentre finisco di godere con la mano... ora sei totalmente appagata, come me... e come il ragazzo che si è masturbato guardando tutto quello che abbiamo fatto... Ci rivestiamo velocemente, e usciamo dalla cabina. Abbiamo già deciso, senza parlarci, che questa sera ci rivedremo... e lo sguardo che hai lanciato al ragazzo con il costume bagnato che ci aspettava fuori dalla cabina, mi fa capire che sta notte non sarò da solo con te. Non ci siamo ancora parlati, nè baciati. Ma quei tre quarti d'ora nella cabina li ricorderemo per sempre come uno dei nostri momenti erotici più intensi della nostra vita...

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