Con la mia compagna, una volta, ci è successa una cosa abbastanza singolare.
Chiariamo subito che, all'epoca, non eravamo esattamente degli sprovveduti, in fatto di sesso, ma quell'esperienza è stata, per noi, il superare la soglia di un mondo nuovo.
Avevo notato, nella pagina dei cinema sul giornale, che un locale in città proiettava Emmanuelle, un film che quando uscì -era la prima metà degli anni 70- aveva fatto scalpore e scandalo per il contenuto estremamente erotico e per la filosofia che vi veniva illustrata, quella del libero amore. Ero curioso di rivederlo, dopo oltre vent'anni di tempo e circa duecento di evoluzione del pensiero, e perciò raggiunsi il locale con Marina, la mia compagna.
Il cinema aveva conosciuto tempi indubbiamente migliori, era nel sotterraneo di un palazzo ed era abbastanza grande, con la platea discretamente affollata: noi vi prendemmo posto in una delle ultime file, poco più avanti della porta dei servizi.
Mentre le avventure della giovane francese in Tailandia scorrevano sullo schermo, feci scivolare la mia mano sotto la gonna di Marina, notando con piacere che indossava calze autoreggenti, e scostandole le striminzite mutandine, cominciai ad accarezzarle il sesso già inumidito.
Il film era cominciato da poco più di un quarto d'ora, quando un forte impulso mi obbligò a lasciare Marina in sala per raggiungere un orinatoio dei servizi.
Uscendo da questo ambiente, notai la faccia interna della porta riccamente ricoperta di graffiti -testi e disegni- di argomento decisamente erotico e mi persi a leggere gli uni ed osservare gli altri (una mia piccola ed innocua mania!).
Finita la porta principale, decisi di andarmi a... studiare anche le porte dei vari gabinetti e rimasi, anche lì, stupito per la buona qualità della maggioranza dei disegni che raffiguravano intrecci anche complicati con elevata abilità anatomica.
Avevo già lasciato Marina sola in sala per troppo tempo, assorbito dalla lettura delle vanaglorie inserzionistiche dei vari scrittori e dal torbido fascino dell'opera dei graffitisti, perciò tornai in sala, dove trovai che due giovanotti si erano seduti proprio accanto a Marina. Mi risedetti accanto a lei e dopo pochi minuti, feci di nuovo scivolare la mia mano sul ginocchio di Marina; lei mi bloccò la mano, mormorandomi che c'erano quei due tizi proprio accanto e che si vergognava ed io, di buon grado, le misi un braccio intorno alle spalle e mi feci catturare dalla vicenda. Sentivo Marina languida, eccitata e, ogni tanto, il mio braccio avvertiva dei piccoli sussulti della sua persona.
Dopo qualche minuto -al termine di una scena particolarmente avvincente- la singolarità del comportamento di lei fece breccia nella mia mente distratta ed assorbita dalla proiezione e cercai di capire; non mi ci volle molto: il giovanotto accanto a Marina la stava frugando ed anche lei con-traccambiava masturbandolo sotto il sipario discreto di una giacca ripiegata sulle ginocchia. La situazione, devo dire, mi intrigava molto: avevo l'impulso di infilare la mano anch'io tra le cosce di Marina, ma una vocina dentro mi suggeriva di stare solo a guardare cosa succedeva ed assecondare gli eventi. In pochi minuti, in effetti, gli eventi ci furono: dopo aver brevemente mormorato qualcosa all'orecchio della mia donna, il primo tizio fece un cenno al suo amico che si alzò e -lo seguii con la coda dell'occhio- varcò una soglia celata da una pesante tenda sopra alla quale occhieggiava il simbolo luminoso dell'uscita di sicurezza. Mentre tenevo -ancora per un istante- d'occhio quella tenda, vidi varcare la porta dei servizi da due uomini insieme che catalogai sbrigativamente come omosessuali in vena di effusioni. Dopo un paio di minuti, anche il vicino di Marina si alzò e varcò la tenda. Io attesi qualche momento e poi feci scivolare nuovamente la mia mano sulla fichetta di Marina, sentendola zuppa e scivolosa oltre ogni dire. Pochi attimi ancora e poi lei mi mormorò che doveva andare in bagno, si alzò e mi lasciò lì, quietamente seduto; come varcò la porta dei servizi, altri due tizi si alzarono dal loro posto e superarono la fatidica tenda.
Attesi qualche minuto, poi tornai nei bagni per rendermi conto della situazione, che mi aveva incuriosito: pensavo che i due giovani (se avevano dato un appuntamento erotico a Marina) si sarebbero infilati nei servizi, non nel sistema di scale che assicurava le vie di fuga. Nella parte maschile dei servizi non c'era nessuno -neanche i due gay!-; stranamente, anche la parte riservata alle donne era deserta! Ma io avevo visto entrare i due uomini e Marina: non potevano essere svaniti!
Poi vidi una porticina -non più larga di sessanta centimetri e verniciata della stessa tinta delle pareti- con una piccola maniglia fissa: provai a spingerla ed uno scrocco a molla la liberò, facendomi scoprire una stretta scala poco illuminata; la salii il più silenziosamente possibile e mi trovai -così- in un corridoio male illuminato che percorsi fino ad una specie di pianerottolo. Avevo trovato tutti: sia Marina che i sei tizi presenti in sala (compresi i due che avevo valutato gay!).
Erano lì, con la mia dolce compagna che si stava facendo scopare da un tizio e si allargava le natiche con le mani per favorire le manovre del suo vicino di poltrona che cominciò subito ad incularla con passione mentre lei succhiava e menava tutti i cazzi che le passavano a tiro di bocca e mani. Qualcuno aveva buttato un cappotto per terra e quello era il talamo per la mia donna e per i suoi compagni di gioco. La vedevo fremere di godimento, mentre mani sapienti le percorrevano la pelle provocandole brividi di piacere.
Pochi minuti e, con un rauco gemito, il tizio che stava approfittando del calore della sua fica, venne allagandole il ventre di calda sborra vischiosa seguito, a dista di pochi istanti, dal vicino di poltrona.
Mentre i due si rialzavano spossati e si ricomponevano, Marina si mise alla pecorina offrendo tutto il suo corpo ai membri del gruppetto.
In pochi minuti venne ancora inculata (vi avevo detto che la mia donna ha un culo favoloso?) da due dei rimanenti uomini,
mentre uno le sborrava in faccia e l'ultimo sulle reni inarcate, facendo colare i caldi schizzi odorosi sui suoi dolci fianchi.
Mentre Marina giaceva un momento sul cappotto per riprender fiato, uno dei presenti le offrì un fazzoletto pulito che lei utilizzò per detergersi il sudore e -poi- le essenze dei suoi compagni di gioco.
Vidi che cominciava a ricomporre il proprio abbigliamento e percorsi silenziosamente il cammino che mi riportò alle nostre poltrone, in sala.
Dopo pochi minuti lei mi raggiunse, raggiante di felicità; si sedette e mi abbracciò forte. Poi, inaspettatamente, mi chiese: "Hai assistito, vero?"
Non era una domanda, capii subito; perciò risposi "Sì" e la strinsi a me, sorridendo felice.
Lei mi baciò con passione e da quel giorno la nostra vita sessuale ha potuto approdare a ben più vasti orizzonti.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97383
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Per farla breve, penso che al cinema ci sei stato, hai lasciato che te la tocchino, che prenda in mano un cazzo di uno sconosciuto e fine della storia. Il resto è un ottimo ricamo..complimenti!
Anche a me era capitata una coppia come voi, ma dopo avermelo menato, ed essendo alle prime esperienze del genere, non sono riuscito a capire (subito) che quando se ne sono andati via era un tacito invito a seguirli..e ho perso una bella occasione.
ciao Franco
Per caso mi potreste dire dove si trova questo cinema e se...siete interessati a conoscermi???!!!