Ti accompagno alla stazione: il lavoro ti porta lontano per un paio di giorni… Ti porto la valigia e ti guardo mentre scendi le scale che ti conducono al treno… sei bella.
Quando poi parti per Roma da un po’ tiri fuori il meglio dai tuoi armadi… ti piace fare colpo e a me piace sapere che sei così affascinante.
Ti immagino in treno persa nei tuoi pensieri, alle prese con il tuo telefonino e con gli impegni da incastrare…
Tu intanto viaggi, rivedi gli appunti, pensi a cosa indosserai stasera (che tempo ci sarà?… farà freddo, o mi accoglierà il tepore romano della primavera che anticipa?)… Il treno corre veloce e arrivi alla meta.
All’uscita della stazione cerchi chi ti viene a prendere; quando una telefonata ti annuncia che ha avuto un impegno improvviso e ha mandato un autista a prenderti… un poco ti dispiace, eri già pronta a rivedere dopo tante settimane quel viso guascone che tanto ti intriga, ma pazienza: il lavoro ti aspetta; ti guardi intorno e l’autista ti viene incontro sorridendo… “Dottoressa? lasci che le porti la borsa… “ Lo saluti e ti infili in auto. In pochi minuti arrivate agli uffici. Entri e ti fai annunciare dalla ragazza alla reception.
Il cuore ti batte un poco, poi lui ti viene incontro sorridente, un bacio formale e una stretta di mano, ma senti il suo profumo e le sue parole sussurrate “…sei bellissima!”…
Ora però c’è da lavorare, illustri i tuoi progetti e tutti ti ascoltano con attenzione… anche questa volta il tuo fascino e la tua capacità ti faranno ottenere il consenso su cui contano i tuoi soci di Milano. Parli ma intanto con il pensiero va alla serata che ti aspetta (scarpe con il tacco? dopo gli chiedo dove ceneremo… )… La riunione finisce, devi ancora incontrare un amico in piazza Navona; ti infili di corsa in metrò… Roma ti dà sempre energia… Non puoi fare a meno di un salto a vedere le tue vetrine di gioielli preferiti… così fai quasi tardi… per fortuna a Roma non si cena alle sette…
Corri in albergo; ti butti sotto la doccia… mentre ti asciughi mi chiami. “Tutto bene, amore?” “Sì tranquilla, gioia, divertiti”…. Senti la complicità delle mie parole; ma ora devi pensare solo a te…. il tubino nero che ti lascia le spalle scoperte… perfetto, l’intimo giusto (sì, quello nero è perfetto…), un filo di trucco, le calze scure autoreggenti, una goccia di profumo, le scarpe col tacco: praticamente perfetta….
Scendi nell’atrio e lui è già lì che ti aspetta… “andiamo a piedi? - ti propone - sono poche centinai di metri, e non piove più…” Ed esci al suo fianco, seguita dallo sguardo invidioso del concierge.
Cinque metri e la prima scivolata (maledetti sampietrini scivolosi con il tacco che si infila in ogni fessura!), ti devi aggrappare a lui, che ti sorride, ti senti una specie di oca traballante, ma a lui non fai questa impressione, anzi è divertito e piacevolmente preso dal doverti tenere in piedi ogni dieci passi…. Finalmente il ristorante… ordini pietanze buone (speriamo siano leggere) mentre i suoi occhi non si staccano da te…. ti tiene la mano mentre chiacchierate e senti dentro di te tutte le lusinghe del sentirsi piacere e dell’essere desiderata… La serata scorre veloce (oddio devo anche chiamare casa; scusami un minuto; ciao, tutto bene, ora rientro, buonanotte , bacio, a domani…). Lui intanto ha chiamato un taxi: ha ripreso a piovere e non vuole farti slogare una caviglia proprio ora, alla conclusione di una serata che aspetta da almeno tre mesi…
Arrivate all’albergo (“gli chiedo di salire?, o sembro un’oca?, e poi che impressione do?, ma sì, lui vuole salire con me, l’ho capito benissimo, e poi? ma non è una cosa brutta? e se poi non gli piaccio? ma io ho voglia… accidenti a me, troppe volte ho rinunciato per fare la brava ragazza, ora posso permettermelo, carpe diem”)… “Allora…” dice lui” “Allora -dici tu- non andrai già via? Poi chissà quando ci rivediamo… dai beviamo una cosa prima di dormire”. Lui si illumina “Volentieri, poi devi farmi vedere quel documento…” “E’ vero- dici tu- allora dai, vieni su da me, così beviamo qualcosa dal frigobar mentre lo leggi” . Sapete tutti e due che è una scusa… non c’è nessun documento che non possa essere spedito per mail domattina… ma…
Entrate. Accendi la luce più piccola, senti le sue mani sulle spalle, ti volta e ti bacia… Ricambi il bacio piena di desiderio…
Lasci che le sue mani finalmente scorrano lungo il tuo corpo. Continui a baciarlo, mentre con una mano lo aiuti ad abbassare la cerniera del tubino, che scivola ai tuoi piedi… Ti guarda e “sei bellissima” ti sussurra. Lo lasci armeggiare con il reggiseno, poi senti le sue mani calde che avvolgono i tuoi seni. In un baleno ti ritrovi stesa sul letto con il suo viso che preme tra le tua gambe….lasci che ti sfili gli slip, mentre tu gli togli la camicia… ti bacia, ti lecca, la tua fica si apre sotto la sua bocca, avresti voglia di baciarlo ancora ma ti abbandoni al vortice del piacere…
Senti le tue mani sui seni, ti alzi e gli slacci i pantaloni… vuoi succhiare il suo cazzo, lo prendi tra le mani, lo scappelli e passi la tua lingua su di lui, ti piace il suo sapore, lo prendi tutto in bocca mentre le tue mani stringono forti le sue palle… Senti i suoi sospiri di piacere e ti senti bagnare ancora di più… -continui a succhiarlo, mentre con una mano cerchi il tuo clitoride e lo accarezzi; vi mettete allora a sessantanove, ognuno con la bocca sul sesso dell’altro in un gorgo di piacere che vi avvolge.
Lui ti lecca tutta la fica che si spalanca, ci infila la lingua poi risale sul clitoride, mentre le sue mani corrono lungo la tua schiena; tu succhi la sua verga dura, la inghiotti fino alla gola, poi risali mentre con le mani gli stringi le palle e senti che l’orgasmo sta salendo dal profondo di te…. lo lasci andare mentre i fremiti del piacere ti scuotono tutta… Resti un po’ così, abbandonata sopra di lui; “Scopami” gli chiedi decisa, mettendoti carponi. Lui si pone dietro di te “Sei una meraviglia” -ti dice- guardando il culo e la schiena meravigliosamente scolpiti e infilando il cazzo durissimo dentro di te… Ti scopa con forza, lo senti tutto fino in fondo, ti piace essere così, “un po’ zoccola” e in questo istante vorresti avere anche il mio cazzo da succhiare mentre ti stai facendo scopare così bene… Ed è con questo pensiero che vieni di nuovo, lui allora esce e riversa la sua sborra calda sul tuo culo e sulla schiena… è una sensazione dolce…. ti abbandoni sul letto, mentre lui ti asciuga con un fazzoletto e non smette di baciarti la pelle.
Ti addormenti così, con il sorriso del piacere ancora sulle labbra.
Una lama di luce ti risveglia il mattino dopo… sono già le otto, ti giri, sei sola nel letto. Sul cuscino un biglietto “Sei una creatura meravigliosa. Grazie. Un bacio”… Lui è già al lavoro e ora anche tu devi prepararti… E’ stato bello… quasi un sogno.
Carpe diem.
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