L’idea di questa storia, la traccia la ho tratta dalla lettura di un racconto trovato in internet alcuni anni fa.
Ho rielaborato quella trama che mi piacque moltissimo, spero che l’autrice di quel pezzo non me ne abbia..
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ITALIA 0 – FRANCIA 1 ; ITALIA 1 – FRANCIA 1
A volte gli uomini mi fanno sorridere.
Hanno sguardi divertiti ed ingenui mentre tra loro si raccontano stralci di vite che raramente sono realmente vissute..
Descrivono, gli uomini, storie “improbabili” … storie che spesso sono impregnate di sesso… un sesso “sperato”… ma molto raramente consumato.
Gli uomini parlano di sesso e parlano anche di calcio..
Diventano seri e si confrontano in modo acceso, mentre discutono convinti di calcio … anche in questo caso si tratta spesso di un calcio parlato e quasi mai giocato…
Il mio invece, a differenza dei loro.. è un brano di vita vera… un brano in cui sesso e calcio si intrecciano realmente tra loro nella vita di una ragazzina di Milano..
Ore 20,00 del 9 Luglio 2006, nessuno può scordarlo…
Allo stadio Olympiastadion di Berlino si gioca la finale di Coppa del Mondo di Germania tra Italia e Francia.
La città si anima di un rumore di attesa, di preparazione.
Tutti si stanno organizzando, nelle case, nei bar.
C’e’ una strana energia, nell’aria c’è la sensazione di essere parte tutti di un grande evento.
In migliaia di case si ospiteranno amici, ci si troverà davanti agli schermi plasma da 42pollici comperati per l’occasione, qualche cosa da mangiucchiare e da bere, tutti pronti al “rito”.
Questo accade anche a casa mia, un appartamento elegante ed accogliente all’ultimo piano di una palazzina signorile quasi in centro alla città.
Anche io partecipo con allegria ai preparativi per la serata, ho 16 anni e ho appena concluso un anno di liceo con il massimo dei voti, sono in vacanza… serena.
Con noi (io, mamma e papà – una bella coppia giovanile) questa sera ci saranno un po’ di amici, mamma sta disponendo piatti e piattini in modo che gli ospiti possano godere dello spettacolo con comodo.
Arrivano tutti… arriva anche Max, un carissimo amico di papà, lo conosco da sempre, lo chiamo “zione”.
Max avrà forse la stessa età del papà, capelli brizzolati, fisico atletico, bella parlantina, sorriso accattivante, mamma lo definisce “un uomo di bell’aspetto”.. professore universitario, abbronzato, giocatore accanito di tennis.. ed infatti si presenta in tenuta da partita, pantaloncini, maglietta e scarpe da tennis…. festeggerà o scaricherà la delusione, al termine della finale, con un match con suo fratello sul campo vicino a casa… le racchette sono in macchina... ci racconta questo, mentre entra, sorridendo e affettuoso come sempre, quasi a giustificare il suo look.
Silenzio… silenzio.. la città si alza in piedi… suonano gli inni.
Tutti prendono il loro posto, mentre io finisco di aiutare mamma a disporre tra gli invitati le ultime cose.. mi allontano per sistemarmi un po’.. la giornata è stata calda e ho bisogno di una doccia rinfrescante..
Indosso una gonnellina leggera a piegoline, corta sopra il ginocchio. Indosso una T-shirt rossa un pochino aderente con scollo a V, non mi metto il reggiseno.. il mio seno non è ancora prorompente e tanto la maglietta è ben coprente.
Mi sono fatta una bella coda a raccogliere i miei lunghi capelli neri.. mi sento carina, in ordine… uno “goccino” di profumo.. et voilà, pronta!
Torno che sono tutti accomodati. Fischio di inizio… guardo attorno, manca il posto a sedere per me.
Si gioca da qualche istante, guardo la TV, un’occhiata per tutta la stanza… il divano è già occupato, c’è Linda (la mia compagna di liceo) con la sua mamma e il suo papà.. magari chiedendo di stringersi un pochino… potrei starci anche io, potrei stare vicino alla mia amica…
E’ in quel momento … in quel momento che lo zio Max mi prende per il polso.. è seduto in fondo alla sala, dietro tutti, sulla bella sedia comoda senza braccioli della scrivania di papà.
“Giulia, lascia perdere il divano.. tienimi compagnia, stai qui con me..”
Mentre lo dice, si batte le mani sulle belle gambe muscolose.. “ti ospito io , piccola”.
Linda si volta e ci vede, sorride.. non voglio creare disturbo … papà sta già “silenziando” tutti… “ssssttt”, sibila voltandosi.
Ricambio il sorriso di Linda e mi accomodo sulle gambe di “zione”, allargo le gambe e mi siedo cavalcioni sulle sue dandogli la schiena..
Mi volto appena e sottovoce : “ Zio, ti sto davanti? Veramente.. non ti do fastidio?”..
“No, No” , sussurra facendomi cenno di tacere con un dito appoggiato alle labbra.
Sorseggia una boccata di Corona direttamente dalla bottiglietta e riprende a guardare la partita da sopra la mia spalla..
Trance, pochi secondi ed è trance…
I 22 ragazzotti che inseguono il pallone su un campo verde stanno ipnotizzando milioni e milioni di persone.
Le prime giocate, emozione, agitazione, si sottolineano con gesti e brevi commenti i primi passaggi giusti o sbagliati, le prime azioni e i primi scontri tra giocatori..
Anche Max sta guardando attento la partita e io sobbalzo un po’ sulle sue ginocchia seguendo i movimenti che fa mentre segue il gioco..
NO… 6° forse 7° minuto… no…no… rigore, confusione.
Materazzi, fallo, rigore…
NO… tutti in piedi… NO… Zidane… GOL.. Italia 0 – Francia 1.
Si torna a centrocampo, ci si risiede.
Seguiamo ancora il gioco, ancora movimenti…
Ad un certo punto sento una vibrazione, un piccolo brivido…
Qualche cosa è cambiato.. la mia posizione sulle gambe di Max è sempre la stessa ma.. sento da dietro… si, insomma… mi rendo conto di essere appoggiata a qualche cosa che prima non sentivo.. qualche cosa di duro.
Sono imbarazzata, mi sembra di arrossire e mi manca per un secondo il respiro, ho capito…
E’ lo zio Max.
Tutto questo movimento lo ha stimolato è sicuramente così …
Riesco a voltare lo sguardo per cercare di leggere nei suoi occhi, non cambia espressione, continua a guardare la partita..
E adesso? Adesso che cosa devo fare… sono perplessa. Mi alzo? Cerco una scusa e mi alzo??
Sono paralizzata, mi soffermo, sospiro… sono diventata più attenta a tutto quello che sta accadendo e sento.. sento il suo respiro caldo sul mio collo, avverto ogni suo più piccolo movimento, sento il calore delle sue gambe..
Punto i piedi a terra, tendo i muscoli come ad alzarmi dalla mia “poltrona umana”..
In quel momento… lui con fare quasi distratto mi appoggia una mano sulla coscia e l’altra a cingermi leggermente il fianco.. mi tiene, sento che mi tiene, non vuole che io mi alzi, mi impedisce di alzarmi.
Io non seguo più la partita, vivo quello che mi sta accadendo.. mentre provo a pensare quello che dovrei fare..
Sento ancora il “duro” tra i suoi pantaloncini.. adesso le mie gambe sono “incollate” alle sue, incollate da un velo di sudore.. sento i suoi muscoli, i muscoli delle sue belle gambe abbronzate sotto le mie cosce…
Cosa succede?.. URLA.. GOL..
GOL, GOL…. ITALIA, ITALIA… Materazzi di testa, Italia 1 – Francia 1.
Colgo il momento, mi alzo.. confusione.. cori, abbracci..
Sono in piedi, sono in piedi di fianco a lui, mi guarda, incrocio i suoi occhi, guardo le sue gambe.. un uomo maturo, un uomo che ha più del doppio dei miei anni..
E’ bello, si risiede e mi invita a tornare da lui con il suo solito sorriso aperto..
Lo “zione”… il gioco riprende..
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IL GIOCO CONTINUA
E’ solo la voglia di esagerare che è propria della mia età.. è solo per dimostrare qualche cosa di più, forse di provocare… non so.. so solo che è così che io mi ritrovo ancora accucciata sulle gambe di Max.
Semplicemente.. ho guardato diritto verso la TV, mi sono sistemata la gonnellina … la ho sistemata alzandola sul didietro e mi sono accomodata.
Così, però, appoggio direttamente le mie cosce nude sulle gambe calde di Max.. non c'e' più la stoffa della gonna tra di noi, adesso le mie mutandine sono a contatto diretto dei suoi pantaloncini..
Mi sfiora una gamba con una mano ..
Io inizio a muovermi, piano… con movimenti lenti quasi impercettibili, oscillo irrequieta..
Muovo il mio culetto.. e sento subito lo zio “indurirsi”.. duro, grosso lo sento intrappolato nei pantaloncini..
Sbuffo facendo la “bambina” un po’ annoiata dalle cose dei “grandi”.. la partita non mi interessa più… inarco ancora un pochino la schiena, mi dondolo un po’ sulle sue gambe..
Forse ho perso il controllo… credo di avere perso il controllo..
Sento lo zio che segue i miei movimenti, si muove con me lentamente, sento spingere, spinge il suo muscolo duro contro le mie mutandine..
Sono stordita, eccitata, sento tutta la mia energia dei 16 anni liquefarsi tra le mie cosce.. centro dell’universo, mi manca il respiro..
Socchiudo le labbra ho bisogno di aria…
Mi bagno.. sento che mi sto bagnando tra le gambe..
Mi bagno come quando mi tocco la sera nella mia cameretta, mi bagno come quando con il manico, che lubrifico con l’olio per i massaggi di mamma, della mia spazzola dei capelli mi penetro piano.. mi bagno come quando mi faccio toccare o leccare dal mio ragazzo .. non ho ancora voluto che mi prendesse completamente ..
Mi bagno per l’eccitazione.. e ho paura, sono preoccupata che gli altri possano accorgersi di quello che sta accadendo.
La paura moltiplica le sensazioni e le emozioni, sono eccitata e imbarazzata per quello che io stessa sto facendo..
E’ che non riesco.. non riesco più a trattenermi.
Lo zio ha capito, infila una mano sotto la mia maglietta e sento che sta percorrendo il mio corpo.. arriva ai miei seni durissimi.. mi sfiora i capezzoli.. una scossa elettrica, un fulmine..
Sono bagnatissima, sento le mutandine che, bagnandosi, si insinuano tra le labbra sensibili della mia “patatina”.. sento le vibrazioni che lo sfregamento dei nostri corpi genera..
Lo zio continua a muoversi ritmicamente, mi sfiora i capezzoli in modo insopportabile.. io mi porto la mano alla bocca quasi a non farmi sfuggire i mugolii di piacere che sento crescermi nella gola..
Sento vampate di calore piacevole salirmi fino al cervello, sento il mio viso in fiamme e sento la mia lingua scorrere sulle mie labbra..
Aiuto…
Ma nessuno si accorge di noi, nessuno fa caso alla nostra “danza”..
Gli sfilo la mano dalla maglietta…
Mi alzo, non ce la faccio più …
Non ce la faccio più, mi alzo e vado di corsa in bagno…
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PRIMA DELLA FINE DEL PRIMO TEMPO
Torno.
Quando torno, sfacciata, mi avvicino all’orecchio di Max…
“Zione, posso sedermi ancora qui con te?” , gli soffio candida queste parole nell’orecchio.. “Ti spiace? Sono stata comoda fino ad adesso qui con te, non ti ho disturbato vero??…”
E' così che dico..ma sono "impazzita"...???
Lui mi sorride e si prepara subito ad accogliermi ancora..
“Eccola servita, signorina”.. mi dice sottovoce..
Allargo le gambe, mi alzo la gonna e mi siedo..
In bagno mi sono tolta le mutandine… si, è così… lo ho fatto.. si, credo proprio di essere "impazzita"!!
Adesso sono nuda e vibro di eccitazione, preoccupazione, imbarazzo … appoggio il mio culetto nudo e sodo sui suoi pantaloncini..
E’ solo questione di attimi e lo sento ancora durissimo, sento la tela ruvida dei suoi calzoncini sfregare.. sfregano e mi sollecitano le mie intime e morbide labbra..
Che brividi nella schiena!!
Lo zio mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra : “piccola, alzati solo un momento.. appena un pochino”..
Fingendo di dovermi sistemare meglio, mi alzo e resto un secondo in piedi a gambe allargate..
Lo zio mi accompagna con una mano a riprendere la mia posizione e mentre mi risiedo Max ha nuovamente infilato la mano sotto la mia maglietta.. mi sfiora la pelle del ventre.. mi sfiora e io mi sconvolgo..
Poi lo sento.. caldissimo, bollente, enorme…
Lo zio mi vuole emulare, lui è molto più esperto e maturo di me… forse ho esagerato??
Non ho tempo per darmi la risposta.. ha sfilato il suo tubo bollente di carne dai pantaloncini e ora siamo pelle a pelle…
Lo sento subito sulle mie parti più intime, sento il suo arnese caldo e durissimo a contatto delle mie segrete intimità.
E’ delirio… mi bagno subito..
Riprendo a muovermi, dondolo.
Dondolando, con pochi movimenti del bacino lo sposto dove lo voglio sentire…
Sento il suo cazzo durissimo tra le labbra della mia “piccola” ..
Lo sto masturbando, sto masturbandolo con le mie labbra, sto masturbando l’amico di mio padre…
Max mi appoggia una mano sulla schiena, mi spinge piano in avanti, mi costringe ad inarcare un po’ la schiena.
Mi spinge e mi tiene… fino a farmi sollevare un po’ il culetto.. per non cadere appoggio le mani alle sue ginocchia.
Poi sento che inizia a muoversi, spinge in avanti sulla mia bagnatissima fighetta.. sono stordita, sorpresa di quello che mi sta accadendo… sono liquida, sono eccitata per quello che mi sta accadendo..
Scivola dentro… lo sento millimetro per millimetro… mi scivola dentro…
Lo zio mi trattiene per i fianchi.. entra tutto.
Scivola facilmente, accolto dalla mia boccuccia fino a quel momento intatta, boccuccia che si spalanca e si inonda di viscidi umori..
E’ enorme, mi manca il fiato… e lo sento entrare tutto fino in fondo....mi travolge e mi riempie.
Lo zio mi guida, guida i miei movimenti … pianissimo su e giù, come quando ero piccola che giocavamo al cavallino.. su e giù piano..
Lo sento caldissimo, sento il suo esperto cazzo pulsare dentro di me, avvolto dentro di me… piccoli colpetti del suo muscolo gonfio dentro la mia “patatina”..
Stringo i denti per non urlare di piacere, mi sento il cervello esplodere .. squagliata, sento le sue palle gonfie sfregare sulle mie cosce.
Stringo i denti e … ancora … ancora …
Piano su.. poi giù .. ancora, ancora… è un tormento, sono in estasi..
E poi godo… aiuto… godo… godo come mai avevo fatto prima, emozione nuova. Esplosione di sensazioni, ad occhi chiusi godo.
Godo, mentre con le dita della sua mano infilata sotto la mia maglietta gioca ancora gioca con i miei capezzoli ritti come guglie.. godo e mi sciolgo completamene..
Sono stordita, abbandonata sulle sue gambe, impalata dal suo enorme cazzo che ancora spinge..
I rumori, la partita, gli altri… tutto, tutto quello che sta accadendo… sono solo brusii, il nulla.. io sono in un altro universo..
Mi tira verso di se, si avvicina ancora all’orecchio.. “Giulia, piccola.. scostati.. non voglio venirti dentro..”..
Solo il tempo di sfilare questo gradito ospite .. Max vibra.. e poi getti caldi nel solco del mio sederino.. anche io ho un sussulto..
Max sospira , mi sembra che lo faccia in modo così rumoroso che tutti lo riescano a sentire… nessuno però ci guarda.
Max tampona l’evidenza del nostro incontro incredibile con la mia gonnellina.. sento che si ricompone alle mie spalle.
Qualche secondo e mi alzo… “vado in bagno” dico con un filo di voce, come per dare a tutti i presenti la giustificazione della mia assenza..
Lo “zione” mi sorride mentre mi allontano..
E poi il resto è storia…
CAMPIONI DEL MONDO..e Cannavaro alzò la coppa al cielo!
Mao
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101323
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97459
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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