Dove nessun altro sguardo potrà mai giungere, oltre quello inevitabile della persona che ospitandomi sulla propria terrazza potrà beneficiarne, appagandosene in maniera totale, mi espongo nella più integrale nudità, lasciando che i raggi del sole possano a loro volta imprimere sull'epidermide tracce di quel rovente passaggio.
Il mio senile estimatore, osservando in disparte l'audace lettura della trasgressiva rivista che mi ha appena donato con lo scopo evidente di provocare nuovi stimoli che possano condurre ad ulteriori rivelazioni, gode impunemente dell'esclusivo spettacolo che gli viene nel contempo elargito.
Posata a terra quell'ultimata edizione non posso che cedere all'emozionate compromesso di spalancarmi oscenamente alla brezza marina che, risalendo dalle sottostanti pendici, accarezza il monte di venere dorandolo ancor più di penetranti attenzioni.
Lo sguardo allora si posa su grinzose libidini che alle mie spalle raccolgono in maniera palese del godimento assoluto di una nuda presenza così esibita nell'impudica offerta di se.
Quelle medesime dita, più volte capaci di immortalare sembianze donate ai magistrali disegni, ora scorrono altrettanto nervosamente su un'asta la cui forma assume sempre più consistenza.
Non posso distogliermi da una visione che gratifica delle mie segrete passioni, quelle che insospettabili mi vedono pronta a giocare in maniera totale, facendo si che al mio ammiratore rimanga ancora la possibilità di ottenere quanto in fondo ogni altro uomo in una situazione non molto dissimile certamente vorrebbe.
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