Allora ti piace farti guardare .. e io ti guardo. Anzi ti fisso. Da principio non te ne sei accorta, poi quando gli sguardi si sono incrociati hai subito voltato la testa dall’altra parte. Infastidita da tanta invadenza oppure solo timida.. E dai su, che c’è di male … il tempo deve pur scorrere in qualche modo. Mano destra sul volante e mano sinistra che sorregge la testa mentre il gomito poggia sul battente del finestrino, e guardi a sinistra .. dalla parte opposta a dove sono io. OPS, mi sei fuggita, la legge di Murphy non sbaglia mai, è proprio vero che la fila a fianco scorre più veloce.. eh eh. Ma no, Murphy è un coglione, questione di minuti e saremo nuovamente vicini. Intanto mi creo mille fantasie, .. è ovvio che siamo annoiati da questa vita di code in autostrada, perché non dovrebbe piacere ad entrambi svagarci senza complicazioni ? . . Si riparte. Eccoti.. Ti volti e io ti sorrido, tu fai la sostenuta e quasi arrabbiata ti giri nuovamente dall’altra parte. Non sei molto incoraggiante ma sono sicuro che mi stai pensando, insomma, essere un po’ scontrosa fa parte della tua moralità, questo non vuol dire che non ti piaccia questa situazione.. D’altronde non ho niente da perdere, tu sei una bella donna, siamo soli, non ci conosciamo, non vedo perché non dovrei giocarmi le mie carte.. chi non risica non rosica. Il vantaggio di avere una macchina alta è che si può mirabilmente osservare tutto dentro una macchina più bassa, e quindi ti guardo con attenzione.. . Sei minuta , ma molto carina, e le tue gambe escono da una minigonna senza calze, hai la pelle chiara e cosce ben tornite che tieni strette come a respingere ogni tentativo di intrusione..
Immagino che tu sia abituata e perfino infastidita da sguardi come il mio, insomma la tangenziale non è certo un posto di classe, e se la fai tutti i giorni avrai collezionato centinaia di sguardi indiscreti; e se dopo centinaia di sguardi indiscreti continui a metterti questa minigonna mozzafiato , forse ti piace fingerti infastidita..
Mi guardi ancora forse sperando di non vedermi più, ma sono sempre li e ti osservo.. mi sono anche tolto gli occhiali da sole, voglio essere sicuro che tu sappia che sto guardando proprio te.. e non voglio fingere. Mi guardi e ti tiri giù la minigonna a proteggere le gambe. Continui a scoraggiarmi.
Ma non ho fretta, e soprattutto non ho niente da fare.. quindi accetto la sfida.
Prendo un foglio e scrivo “Farei ore di coda con te accanto..” e lo mostro al finestrino attirando la tua attenzione con un colpo di clacson..
Tu leggi, ti avvicini, forse ho scritto piccolo, sgrani gli occhi e ti scappa un sorriso, fai un cenno con la mano come a dire “ma va..” e ti giri nuovamente dall’altra parte .. sorridi ancora e scuoti la testa. Un minuto e mi guardi ancora stavolta sperando di avermi li.. ti piace l’insistenza, è come se il fatto che io insistessi tanto giustificasse in parte il pudore discolpandoti da ogni eventuale conseguenza. Mi guardi e sorridendo ti tiri su la gonna di qualche centimetro.. ora si che mi piaci. Io non rido, osservo.. Poi sganci un bottone della tua camicetta mi guardi ancora e ridendo .. “ma cosa vuoi ?” gesticolando con la mano destra.. E io semplicemente rispondo “Tu..”
Sparisce il sorriso sul tuo volto.. capisci che non sto scherzando, .. mi piaci, sei sensuale, e in quel contesto quel gioco mi ha eccitato. Si arrossano le tue guance, chiudi con la mano la camicetta.. indecisione. Poi mi guardi ancora, so che ti eccita questa situazione che è andata oltre il limite quotidiano.. oltre lo sguardo indiscreto, oltre la falsa provocazione spicciola, sai benissimo che io ti desidero senza complicazioni, attimi di trasporto passionale, solo passione fugace, da ricordare senza raccontare, attimi di straordinaria follia che si vivono solo nei sogni, nei tuoi sogni perversi. Situazioni che si spera di vivere ma che nell’inconscio si sa non si vivranno mai. Una di queste occasioni da sogno è li a un metro da te.. e tu ti chiedi se io mi spingerò oltre.. lo speri. Perché tu non farai altre mosse se non seguirmi. Guardo le tue cosce, te ne accorgi e le scopri ancora, il tuo sorriso è diventata una smorfia di compiacente piacere, siamo fermi; ti tiri su la gonna del tutto e sfili via le mutandine .. sono piacevolmente esterrefatto ma non lo faccio trasparire.. sono impassibile. Tiri giù la gonna e le mutandine le nascondi nel portaoggetti non trascurando di farmele ben notare .. tranquilla le ho viste. C’è un area di sosta più avanti, sono sicuro che ti fermerai li con me.. lo spero. Prendo il foglio di prima lo giro e scrivo “Seguimi..”. Ti accodi cambiando corsia.. ora ti vedo nello specchietto, non ho una visuale buona me vedo benissimo la tua scollatura. Metto le 4 frecce e lungo la corsia di emergenza raggiungo l’area di sosta che dista poche centinaia di metri.. tu non mi segui. Ho esagerato forse.. non credo, non perdo la speranza. L’area è grande, alberata e io parcheggio un po’ in disparte.. guardo nello specchietto la fila che si muove lentamente e tu non arrivi. Qualche minuto e poi eccoti, hai solo aspettato da cittadina educata di raggiungere la corsia giusta, o forse hai meditato sul da farsi.. Non ha molta importanza, ora stai arrivando. Parcheggi dietro di me e scendi.. Cavolo, non pensavo di aver così ragione, non credevo che la mia sicurezza fosse brava al punto da indovinare che saresti venuta veramente..
Il passo è disteso e veloce, ti conduce fino al lato passeggero, apri lo sportello e sali, sguardo fisso e nemmeno una parola, un fermo immagine nel quale gli occhi dialogano tra loro raccontandosi il desiderio e cercando conferme reciproche; un duello di indecisioni e mascherata tensione, come due velocisti in attesa dello starter con la paura di una falsa partenza. Io sono fermo immobile, come se avessi la consapevolezza di aver guidato quel gioco fin lì senza aver fatto una mossa in più del necessario, e adesso stavo attendendo che il gioco si concludesse da solo. Tu non puoi tornare indietro una volta spintati fin lì.. è il tuo momento.
Ti lanci verso di me in un bacio mozzafiato, passione e decisione, forza e bramosia, ti prendo per le gambe e ti guido sopra le mie in ginocchio come un fantino a cavallo. Il desiderio esplode in tutta la sua forza, mi sbottoni la camicia, le lingue prese in un vortice di vorace istinto e sesso voluto. Quella posizione ha alzato la tua gonna che lascia vedere il tuo pube libero da ogni intimo ostacolo. Sul mio petto nudo passi la tua lingua e odori il mio profumo, come un animale ad occhi chiusi vivi di odore e sensazioni, profumo di sesso, uomo e desiderio.. profumo di un ricordo che ti terrai per un po’. Mi slaccio i pantaloni che faccio scivolare con gli slip per liberarmi in tutta la mia eccitazione, ti abbraccio, mi piace lasciarti il più possibile vestita, le mie calde mani passano sotto la tua camicetta e passano forte sulla tua schiena fino a slacciare il reggiseno.. i due sessi si cercano ti sento bagnatissima e tu mentre con la bocca passi vicino al mio orecchio .. “dimmi che hai un preservativo..”
Ne sfilo uno dalla tasca e mentre cerco di aprirlo me lo strappi di mani, lo apri ti scosti e lo metti te .. ti riposizioni sopra, con la mano destra ti aiuti, socchiudi gli occhi e con un tuo gemito ti sono dentro.. un brivido veloce, una scossa unisce i due corpi.. tu ti muovi velocemente, spinta da un forte di desiderio ed io che ti accarezzo la schiena e passo la lingua sul tuo collo e in mezzo al tuo seno.. E’ un desiderio forte di quelli che bruciano in fretta, che ardono con intensa rapidità al ritmo delle tue piccole urla. A te piace urlare, forse quello non è il luogo ne l’ambiente adatto per lasciarsi andare del tutto ma si capisce che ti piace, . e io impazzisco a sentire la tua voce strozzata.. Dalla tua bocca escono parole confuse, respiri rumorosi .. e il veloce ritmo del tuo bacino sta correndo alla ricerca di un orgasmo forte ma veloce.. come se un parte di te volesse vivere tutto ciò prima di riflettere troppo. Pochi minuti di intenso piacere, di unione di bramosi corpi in una danza dell’eros .. e tu “.. vengo..” trattieni il fiato, rallenti movimenti.. batti un pugno chiuso forte sul mio petto .. “. .si ..” ti fermi e rimani li ad ascoltare il tuo corpo che palpita e pulsa lento e veloce allo stesso tempo. Stringi le gambe, muscoli che involontariamente eseguono composti dei movimenti che assecondano il tuo piacere. Sono venuto anche io, .. in quel meraviglioso piacere collettivo, all’interno di quel vortice di anime che hanno prestato i loro corpi al gioco, riposo il mio respiro stringendoti a me col viso sul mio petto. Poi pensieri, .. due menti sconosciute che si sono incontrate come due rette e che già viaggiano verso rotte lontane con pensieri della razionalità che piano scalza l’emozione e l’istinto primordiale, . . Due mondi che riprendono possesso dei loro corpi lentamente nel silenzio, ognuno verso la propria strada senza preoccuparsi dell’altro, un sogno e un desiderio esaudito a monito di una lezione.. tutto si può.
Mai successe, mai succederà.. ma osare serve a capire dove finisce il desiderio e comincia la realtà, perché il confine tra reale e irreale è dettato dalla nostra capacità di credere nei sogni..
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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