Amore dopo il sesso
E’ una sera di pioggia e di freddo ed io sto correndo sull’autostrada verso una femmina che immagino impegnata a far uscire il fidanzato dalla sua casa (cosa mai dirà? Che ha mal di testa..che è stanca e deve dormire?). L’odore di sesso pensato m’appiccica sempre più forte l’ansia al respiro. Sulla corsia di sorpasso corro contro la mia impossibilità di resistere ai richiami di parole suadenti e calde al telefono. Avrei anche altre donne che mi riscaldano ogni tanto l’anima e il cuore con tenerezze e parole. Pazienti m’aspettano ed accettano i miei frequenti dinieghi, ma vorrebbero che le divaricassi il cuore mentre io sarei capace soltanto di aprirle le cosce e scoparle. Non posso rubare il corpo e lasciare intatto il cuore ad una donna che vuole essere amata. Meglio graffiare quello di una donna che mi vuole part-time come un maschio da orgasmo sicuro che poi se ne vada ad asciugarsi altrove. Ed eccomi qui, che infilo l’uscita di questa città che puttana si adagia sui colli con le cosce bene aperte al mare. L’Sms è ansioso ”aspetta..c’è lui”. Mi fermo in un bar. Non ho voglia di nulla ma mi costringo ad ordinare un caffè. Il barista mi guarda e sorride ed io mi sorprendo a pensare che lui sappia perché sono li’. Impossibile, è vero, ma l’ansia di un amante esplode ad ogni piccolo rumore. Mi siedo e sfoglio un giornale senza leggere nulla, attento solo alla suoneria del mio cell. Entra una donna con il viso rosso di alcool. Ordina un amaro e si siede poco piu’ in la’. E’ triste ed ha gli occhi lucidi. Evito di incrociare lo sguardo perché conosco quel tipo di donna: se solo ci scambi una frase qualunque ti scarica addosso per ore tutta la sua vita disordinata fatta di bevute e di amori ormai persi. Il cuore si ferma per un attimo. Entra LUI e nello stesso momento suona il cell. Non posso rispondere non me la sento. Mi alzo ma la mia suoneria è in “ascendente” e tutti mi guardano. Faccio finta di leggere il nome di chi mi chiama, lancio un ufff di stizza e rispondo neutro con “ti chiamo io sono occupato adesso”. Mi avvicino nervoso alla cassa ma mentre sto’ pagando la suoneria ricomincia a a riempire il locale. Alzo gli occhi al cielo aspettando il resto e forte chiedo al barista “il confine è lontano da qui?”. Lui mi guarda perplesso e comincia con un “dopo il primo semaforo giri a ………” e continua mentre io che annuisco con gli occhi fissi sui suoi e la mente in subbuglio, penso ad altro. Il cell smette di suonare per un attimo, ma poi ricomincia. LUI si avvicina a pagare e mi guarda divertito. Sapesse chi è , forse quel sorriso ironico sparirebbe dal suo viso. Esco. Il freddo mi precipita addosso, ma non voglio andare da lei finchè LUI è così vicino. Rispondo alla chiamata. Lei è arrabbiatissima ed io cerco di spiegare, ma le mie parole sopra le sue non si capiscono. Allora urlo “stai zitta”. E il silenzio cade. Le spiego i fatti con calma e lei risponde remissiva e quasi eccitata: quell’urlo l’ha devastata, come uno schiaffo durante l’orgasmo. Finalmente LUI esce ed io abbasso la voce. Parlo come se lei fosse all’altro capo del mondo e non a 300 mt. Parte, arriva al semaforo svolta e scompare. Mi calmo. Tutto ritorna nell’ovvio, la tempesta finisce, il respiro si calma. E’ arrivato il momento di correre da lei. Parcheggio la macchina nel solito posto, al buio, nascosta tra due siepi in mezzo a coppi rotti e barattoli vuoti. Guardo il cancello semiaperto che mi aspetta. Senza esitare lo varco. La porta di casa si arrende al mio tocco, entro al buio. Solo una luce fievole giu’ in fondo. Non la chiamo e in silenzio percorro il corridoio ed entro nel salotto, profumatissimo e rischiarato da molte candele poste ovunque. Lei non c’è. Mi guardo attorno e la chiamo piano. La porta del bagno si apre e lei esce di corsa. Mi travolge abbracciandomi ed io perdo l’equilibrio. Cado sul divano che scricchiola incazzato. Senza parlare ci riempiamo la bocca di morsi, respiri e saliva: mi sbrana e mi sveste, tutto nello stesso momento e quando vola la mia camicia bianca vedo un rosso fugace, una striscia che pare uno strappo. Le blocco le mani, ma non posso fermare il suo viso che impazza contro il mio, finchè non le prendo i capelli e dolorosamente la tiro indietro. Resto di sasso. La sua bocca sembra piena di sangue e il suo viso pieno di ferite. La guardo cogli occhi sbarrati. Si alza, allarga le cosce e si mette le mani sui fianchi e ride sguaiata. Ci arrivo: è rossetto. Le sue labbra riempite di rossetto scadente hanno fatto scempio di me e di lei e della mia camicia e noto che anche i suoi occhi son truccati pesanti, sotto ciglia allungate e tirate all’insù. Come una puttana, una troia. Mi eccito! Non qualcosa di provato finora, non quel brivido intenso e lungo che mi causa un’erezione dolorosa e immediata. Mi alzo, l’afferro e la lecco sul viso, la bacio le succhio la saliva e la ingoio, la mordo e la stringo forte. Lei mugola e risponde colpo su colpo mentre le sue unghie rosso fuoco mi graffiano ovunque. "Fottimi" mi urla. Non mi piace in assoluto il termine, ma questo momento rende meglio l'idea di questa donna che stasera ha voglia di essere mia. Si muove sul mio corpo come un serpente, sale e poi ridiscende senza darmi pace col suo ginocchio fra le mie cosce, senza darmi il tempo di capire, senza darmi il tempo di reagire, senza nemmeno lasciarmi pensare se sbatterla li’ in piedi o gettarla sul marmo per terra. Ma c’è il divano dietro di me. Mi getto all’indietro e lei sopra mi si incolla riempiendomi di quel sapore di rossetto che lascia la sete in gola e scatena la voglia di farle male. Mi piace. Mi morde e il dolore che mi colpisce aumenta la voglia di lei. Una voglia bestiale e primitiva, voglia di una donna da usare come piacere assoluto. I suoi seni mi schiacciano il sesso che risponde con costanti contrazioni, quasi potesse diventare più duro di adesso. La sua bocca scende lasciando tracce di rosso, come un sentiero di passione, come ferite di coltello sulla mia carne. Si ferma, lo affronta, lo prende in mano e lo osserva. Lo lecca e lo bacia. Lo ingoia e mi guarda. Mi prende una voglia illogica di venirle sul viso, che limito togliendo i miei dai suoi occhi da demonio. Getto indietro la testa e mi gusto il suo lavorìo rumoroso, avido, cui è impossibile resistere per molto tempo. Lo sento il piacere che sale e sto quasi per accettare l’idea di farlo esplodere, ma i suoi denti mi mordono. Così forte che sembrano staccarmi brandelli di carne. La spingo lontano, mi inarco e controllo i danni. No nulla. Respiro. La guardo con odio, ma lei si alza, allarga le gambe, si porta sopra di me e si piega ingoiandomi lentamente. Mi cavalca sicura tenendo le mani sulle mie spalle. Si muove sempre piu’ veloce vomitando parole che sanno di sesso, promettendo che nessun altro orgasmo sarà uguale a questo. Afferro i suoi fianchi e la fermo appena un istante. Sento che non resisto, che sto per impazzire, che sto per venire. Ma lei ancora una volta capisce e si toglie. Si abbassa e lo morde. Un dolore acuto mi attraversa mentre uno schiaffo la colpisce al viso e la fa vacillare. Controllo, nervoso. Nessun danno apparente, ma il dolore persiste seppure in calando. Mi pento ”scusa” sussurro. ”Scusa” ripeto. Lei è eccitatissima, ride forte e mi assale piu’ selvaggia di prima. Mi morde il viso, il collo e le labbra, mi si struscia sui fianchi, respira faticosamente mentre ripete “prendimi, sbattimi, fammi male, non sono la tua donna”. Mi alzo, la giro, la spingo sul bracciolo del divano e le prendo i capelli nel pugno ed al primo affondo violento sento il profumo di sesso che si sparge nella stanza. Rimbalzo ad ogni colpo sui suoi glutei, come un’onda che torna indietro dopo avere impregnato la spiaggia. Ogni colpo piu’ veloce dell’altro, ogni colpo è la rivendicazione del possesso assoluto, ogni colpo è chiamato e voluto ancora piu’ forte, ancora piu’ dentro. Sto impazzendo. “Tirami i capelli –urla- mordimi la schiena, strattonami, sgridami, fottimi, rompimi, fammi gridare, colpiscimi forte, insultami, imponiti, allargami, forzami....usami…..” Improvvisamente la sento tremare e con un piccolo gemito la vedo afflosciarsi come una bambola di pezza sul divano. Resto in piedi sudato e distrutto. Lei sembra quasi svenuta se non fosse per il respiro a bocca aperta e per i brividi che le disegnano la schiena. Mi avvicino e mi siedo. Le accarezzo la fronte con un dito, poi il naso. Bello: non l’avevo mai notato cosi’ bello. Mi fermo sulle labbra. Lei apre la bocca e me lo morde…piano. Si gira ridendo e mi abbraccia. Mi bacia con passione e dolcezza, mi sussurra parole lievi. Ci respiriamo addosso ascoltando il sangue che scorre nelle vene dei nostri corpi feriti, strisciati, morsi, dolenti. Cediamo al sonno. Dopo un’ora io mi risveglio. Lei ancora dorme. La prendo in braccio e la porto sul letto. Mi faccio la doccia, mi vesto e prima di andare mi chino su di lei e la sfioro con un bacio. ”Ciao amore” mi sussurra. Esco e lungo l’umida e fredda autostrada, tra uno starnuto e l’altro per via dei capelli ancora bagnati mi chiedo se quell’ “amore” fosse per me o forse nel sonno mi ha scambiato per lui. Di certo non glielo chiederò mai!
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13 anni fa
Le storie più votate della categoria feticcio
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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