Alessia&Paolo: Storia di un amore virtuale (ma non troppo!)
Era Novembre, il vento gelido spazzava le strade e rendeva piacevole lo starsene chiusi in casa al caldo. Come al solito la televisione trasmetteva i stessi programmi insulsi di sempre, cosi Paolo decise di entrare in chat sperando di incontrare qualcuno di speciale. Cosi fù.
Appena connesso venne attratto da un nick: padovana1980, e la contattò. Conobbe cosi una ragazza simpatica con la quale era facile parlare: risero, scherzarono e, verso la fine della chiacchierata, cominciarono a parlare di sesso.
La ragazza, di nome Alessia, chiese ad Paolo quale era l'aspetto del sesso che gli piacesse di più; Paolo non ebbe dubbi nel rispondere: il sesso orale; Alessia allora cominciò a descrivere cosa intendesse lei per sesso orale. Fù stupendo, e Paolo si eccitò come poche volte gli era accaduo nella propria vita.
"Tu sarai seduto alla tua scrivania ed io, vestita con gonna nera, camicia bianca e senza intimo monterò sul tavolo. Comincerò ad accarezzarmi le gambe fasciate da autoreggenti nere, lentamente solleverò la gonna e ti mostrerò il mio sesso depilato, ma non completamente. Lo accarezzerò dolcemente e i tuoi occhi bramosi si fisseranno a guardare la mia mano. Sarà un attimo e le mie dita curiose violeranno la mia intimità e quando saranno ben intrise del mio sapore le porterò alle labbra: prima alle mie e poi alle tue e ti farò assaggiare il mio sapore di donna.
A questo punto slaccierò la camicetta e, dopo averla sfilata, scenderò dalla scrivania per inginocchiarmi tra le tue gambe. Ti accarezzerò e sentirò il tuo sesso già inturgidito dal desiderio di me. Leccherò la tua patta, prima di aprirla per tirare fuori l'oggetto del mio desiderio."
A questo punto Paolo era già eccitato, quella ragazza sconosciuta lo stava toccando nel profondo, ma il meglio doveva ancora arrivare.
"Lo bacerò, lo vezzeggerò con leggeri colpi di lingua, prima di prenderlo tra le labbra e succhiarlo. Ti slaccerò completamente i pantaloni e ti lascerò nudo di fronte a me. Lo prenderò in bocca succhiando e mordendo, e tu mi spingerai la testa verso di te mandandolo sempre più in profondità. Mi scoperai cosi, mentre le mie labbra saranno strette intorno all'asta, dandoti la sensazione di essere dentro di me.Ti fermerò, mi sfilerò e comincerò a passare la lingua su tutto il tuo sesso, finalmente teso allo spasimo, fino a giungere ai testicoli gonfi, li prenderò in bocca succhiandoli dolcemente: prima l'uno, poi l'altro. Ti farò scivolare sulla sedia per esplorare anche la tua intimità inviolata. La colpirò con veloci colpi, prima di massaggirala con un dito, tu rimarrai fermo, ed io ti penetrerò cosi. Passerò la lingua intorno al mio dito.. e muovendolo velocemente tornerò a leccare, a mordere e succhiare."
Poi, sbrigativamente, Alessia chiuse la connessione e lasciò Paolo con una erezione maestosa che dovette essere domata con una furiosa masturbazione.
Da quel giorno cominciò una assidua frequentazione fatta di mail, chat, SMS e telefonate. Più passavano i giorni più i due si scoprivano in sintonia, non solo sessualmente. Ogni volta che si sentivano cresceva la sensazione di essere davvero fatti l'uno per l'altra.
Purtroppo però i due ragazzi abitavano in città lontane e Alessia, oltre ad essere sposata, era madre di una bimba di pochi mesi. Nonostante questo la loro frequentazione virtuale continuava, in un crescendo di confidenze, di affetto e complicità.
Alessia faceva mostra di una fantasia sessuale davvero sviluppata, che faceva da contrappasso al goffo imbarazzo di Paolo. Infatti un giorno si sentirono telefonicamente mentre Paolo era sul pulmann al ritorno del lavoro e lei non perse occasione per cominciare ad eccitarlo descrivendo le circonvuzioni erotiche che avrebbero potuto vederli protagonisti. L'eccitazione di Paolo era evidente al punto che qualche compagno di viaggio certamente scopri il loro gioco; ma il ragazzo non se ne curava, preso com'era dall'assecondare la depravata fantasia della sua amica virtuale.
La sera successiva si incontrarono in chat, dove si erano dati appuntamento e Alessia chiese ad Paolo se avrebbe fatto una cosa per lei. Il ragazzo accettò di buon grado, anche se non sapeva di cosa si trattasse; ma ormai era cosi preso da lei che non le avrebbe rifiutato niente. Lei era sola in casa e gli chiese di masturbarsi mentre parlavano al telefono.
Il ragazzo rimase interdetto infatti, nonostante i 28 anni di età, non aveva mai fatto quel tipo di gioco, reputandolo una cosa stupida e riduttiva del piacere che può dare il sesso. Cio' nonostante accettò e le telefonò. Lei lo guido in quel gioco perverso, lo fece spogliare e sdraiare sul letto. Gli fece chiudere gli occhi e cominciò a descrivere la sua voglia di sentirlo in bocca, il piacere che prova nel sentirlo stretto tra i seni, la goduria che le dà cavalcare un uomo in piena erezione. Paolo si masturbava e gemeva mentre Alessia continuava a parlare e a toccarsi tra le gambe.
QUella sera Paolo ebbe un orgasmo intenso, uno dei più intensi della sua vita.
Questa storia proseguì per un bel pò, finche Alessia un giorno lo chiamò dalla stazione ferroviaria della sua città. Quella chiamata scatenò il panico nel ragazzo; infatti se da una parte era quello che più desiderava dall'altra c'era la paura di poter deludere in qualche modo quella donna incredibile che lo stava aspettando al bar della stazione.
Paolo aveva vissuto nei suoi pensieri e nei suoi sogni mille e mille volte quella situazione, ma ora che era reale era molto molto nervoso.
L'imbarazzo e la paura scomparvero in un lampo quando vide il sorriso esplodere sul bel volto di Alessia, la abbracciò forte, si inebriò del buon profumo dei suoi capelli e finalmente la baciò. Fù un bacio lungo, appassionato, molto cinematografico. Anche Alessia lo stinse e fu un attimo di felicità assoluta.
Paolo le chiese se volesse andare a casa sua e lei accettò. Durante il tragitto in auto rischiarono più volte di finire fuori strada non riuscendo ad evitare di baciarsi, tanta era la voglia repressa che avevano uno dell'altra. Finalmente presero la super strada, ma la situazione invece di migliorare peggiorò: infatti Alessia afferrò il sesso di Paolo e lo massaggiò finchè non divenne duro come il marmo, nonostante le rimostranze del ragazzo che aveva paura di causare un incidente. Aprì la patta e incurante delle altre auto che sfrecciavano a fianco si calò su di Paolo cominciadolo a succhiare con una magistrale bravura. Per fortuna il tragitto non era molto lungo e giunsero presto a casa del ragazzo.
Durante quel rapporto mille pensieri affolarono la mente di Paolo: si chiedeva perchè mai quella donna fantastica avesse scelto proprio lui, perchè avesse deciso di affrontare quel viaggio lunghissimo quando qualsiasi uomo sarebbe caduto ai suoi piedi dopo una sola occhiata, cosa aveva lui da offirle che non potesse trovare in un altro... ma alla fine prevalse la voglia di sentirla sua, anche se sarebbe stato magari per poco.
La prese per la mano e la guidò su per la scale, aprì la porta e la spinse dentro richiudendo immediatamente la porta quasi avesse paura che da un momento all'altro potesse fuggire via.
Si spogliarono in fretta e già le loro lingue si stringevano in un poderoso abbraccio mentre le mani di Paolo stringevano i seni della ragazza. Le sfregò i capezzoli ma li trovò già turgidi. Allora li baciò, alternando colpi di lingua a morsi delicati mentre una mano scendeva a cercare il clitoride. La sdraiò sul letto e fù subito tra le sua gambe ad omaggiarla con veloci passate di lingua. Le apri le labbra e cominciò a premere con la lingua il centro del suo piacere. Gli umori copiosi che colavano da Alessia dimostravano quanto gradisse quel gioco. Alessia spinse via la testa di Paolo e decise di esaudire una delle fantasie che il ragazzo le aveva più volte esposto: cominciò a masturbarsi a pochi centimetri dal suo volto.
Lo fece sdraiare e si avventò con la bocca sul sesso, succhiandolo e mordendolo, compiendo esattamente i stessi gesti descritti per telefono. Gli montò sopra, senza staccare la bocca dal suo giocattolo preferito, disponendosi per il più classico dei sessantanove. Sembravano cicloni, le lingue e le dita non riposavano un attimo alternandosi dai sessi ai sederi, in un turbinio di gioisa perversione.
Andre la spinse con la schiena sul letto, le alzò le gambe e la penetrò: prima lentamente, poi sempre più a fondo. Lei gemeva.
Ogni tanto il ragazzo estreva il proprio sesso da quello di lei per passarlo lascivamente sul clitoride, amplificando cosi il piacere di lei e rimandando di contro il proprio piacere. Non la voleva anticipare, voleva che esplodessero contemporaneamente nel più bell'orgasmo della vita.
Sarà si sfilò, fece sdraiare Paolo e si impalò sulla sua erezione. Cominciò a montarlo cosi, alternando ampi su e giù a rapidi movimenti circolatori del bacino che, in breve tempo, portarono Paolo sull'orlo dell'orgasmo.
Il ragazzo scese dal letto, fece sedere la sua partner sul bordo e, dopo averla spinta giù, si inginocchiò avendo cosi comodo accesso al sedere della ragazza. Lo leccò di nuovo, con maggior attenzione di prima. Lo penetrò con un dito e fù piacevolmente sorpreso di non avvertire una esagerata resistenza. Alessia intanto si masturbava.
Aprì un cassetto del comodino ed estrasse una pomata, la spalmò sul buco e lo massaggiò ungendosi cosi due dita, con cui presto penetrò la ragazza. Alessia gemette, ma non si ritirò volendo godere appieno di quell'erotica avventura.
Allora Paolo si tirò sù, le alzò le gambe e premette la cappella sul buco, superando lentamente la resistenza offerta dal culo della ragazza, che alla fine cedette permettendo al ragazzo di penetrarla completamente. I gemiti di Alessia aumentarono di intensità, come quelli di Paolo, all'aumentare della frequenza della penetrazione. La mano di Alessia non si staccava dal clitoride, e cosi in pochi minuti esplosero all'unisono in un grido liberatorio e in un copioso orgasmo.
Paolo rimanè dentro la sua compagna finchè il suo sesso, unto e soddisfatto, non uscì naturalmente. Si abbracciarono e rimasero cosi, ansimanti e soddisfatti, incuranti del fatto che presto si sarebbero dovuti separare. Entrambi erano coscienti del fatto che la vita di Alessia era altrove, che altre mani la reclamavano, ma erano entrambi felici che il loro sogno si fosse avverato, anche se per poco tempo.
Alessia&paolo: storia di un amore virtuale (ma non
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18 anni fa
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Tutti, facendo leggere i nostri racconti, abbiamo scoperto che non tutto quello che avevamo scritto era da... standing ovation; ma con umiltà intellettuale, pazienza e applicazione, siamo tutti riusciti a miglioraci, col tempo. Buona scrittura!!!! Aspetto di rileggerti con ansia!!!
Comunque il racconto non è assolutamente copiato, lo troverete infatti anche su un newsgroup di racconti erotici dovo lo ho pubblicato con il nome di zoidberg1977 (che vi assicuro essere io).
Il problema dei nomi è nato perchè inizialmente erano Andrea e Sara poi, dato che almeno la prima parte è reale, per preservare la privacy della mia amica o cambiato i nomi e il nick. Per fare ciò ho usato la funzione sostituisci di blocco notes, ma probabilmente in alcuni casi non ha sostituito perchè i nome erano scritti minuscoli o senza la finale (come per andre' che doveva essere Andrea).
E poi se lo avessi copiato, ne avrei scelto uno migliore, no?
Cmq grazie per il commento, spero i prossimi vi piacciono di piu!