Ci andai vestito unicamente di una tuta comoda e sotto una magliettina leggera ed un perizoma. Con un filo striminzito tra le chiappe. Avevo voglia di cazzo. Ero in lite con la mia compagna e quando ciò succedeva sentivo il bisogno di gratificare la mia parte femminile, di sentirmi desiderato e… posseduto. Pagai il biglietto ed entrai in sala. Buio pesto. Venendo dal sole della strada non vedevo letteralmente nulla. Mi spostai cautamente verso destra ma urtai contro una persona…. Mi scusai e la aggirai trovando subito dopo uno spazio prima di un’altra persona. Mi appoggiai al muro cercando di abituare la vista e riuscire a vedere chi mi stava ai fianchi. Colui che avevo urtato entrando mi si fece più vicino e dopo qualche momento una mano si infilò tra me ed il muro ed iniziò a palparmi il culo. Mi rilassai, era per quello che ero venuto al cinema, per cui mi misi meglio in equilibrio e mi scostai un po’ dal muro per dare spazio a quella mano che mi fece subito capire di gradire lo spazio che le offrivo, salendo alla cintura ed abbassandomi i pantaloni per poi stringermi per un momento una chiappa facendomi sentire di gradire il fatto di trovare solo un filo tra lei ed il mio buco del culo. Immediatamente iniziò a rovistarmi tutto lo sfintere e incominciò a penetrarmi, prima solo con un dito, poi anche con un secondo, dandomi sensazioni esaltanti. Nel mentre faceva ciò mi prese, con l’altra mano, un capezzolo e lo strinse forte, facendomi sussultare per la scossa che mi inferse ma che mi stimolò ulteriormente. Nel frattempo, colui che avevo alla mia dx, notando il movimento, si avvicinò e mi mise una mano sull’uccello che, dati gli stimoli, era in piena erezione e quasi del tutto fuori dalle braghe calate.
Si mise subito a masturbarmi e prese una delle mie mani richiedendo che gli restituissi il piacere, consegnandomi in mano un attrezzo di tutto rispetto. A questo punto colui che mi stava inculando con le dita mi fece girare sul fianco, rivolto verso l’altro, e abbassandomi ancor più i pantaloni mi prese per i fianchi e mi appoggiò tra le chiappe il suo sesso che, nel frattempo, aveva fatto uscire dai pantaloni. Presa dalla tasca un po’ di crema, me la spalmò ben bene dentro e fuori e…. mi infilò con un unico movimento, strappandomi un sospiro di dolore e di piacere. Si fermò per farmi abituare all’intrusione e quindi iniziò un lento andirivieni che in breve mi portò a godere, mugolando, in mano all’altro che mi stava ancora segando, ma avrei voluto urlare dal piacere. A quel punto il tizio mi fece inchinare offrendo alle mie labbra il suo sostanzioso attributo, invogliandomi a succhiarglielo. Ciò favorì la posizione al mio sodomizzatore che colse l’occasione per portare i colpi più profondamente facendomelo sentire tutto, cm. per cm. Andò avanti così per un bel po’ tanto che le gambe mi stavano cedendo sia per la posizione non proprio comoda, sia perché illanguidito dalle sensazioni che mi provocava, finché dopo un colpo più profondo non iniziò a scaricarmi dentro una cascata di sborra calda, densa sino a riempirmi. Nel contempo anche colui che stavo spompinando pensò bene di venire nella mia bocca in maniera così copiosa che per non strozzarmi fui costretto ad inghiottire trovando il sapore di quella sborra gustoso. Quando finì mi rialzò il capo e mi baciò, assaporando gli ultimi residui del suo sperma. L’altro si sfilò dal mio culo e, con una pacca, mi rialzò i pantaloni.
Mi sistemai e mi avviai verso le toilette. Oddio… chiamarle toilette era un eufemismo. Erano un vero e proprio “cesso”. Fatte in maniera strana: entrando c’era, sulla destra, un locale con cesso alla turca (presumo dovesse servire anche per le signore) e poco più avanti, a fianco, a sx, un’altra porta che dava su un locale abbastanza ampio dove c’erano, a destra, nascosti da una paretina, tre orinatoi. Il resto del locale aveva una paio di lavandini. Mi avviai agli orinatoi e liberai la vescica, considerando tra me e me che vista la posizione offrivano un’ottima copertura per giochini vari. Una volta fatto uscì da quella specie di budello e, mentre finivo di sistemarmi, entrarono i due di prima. Quello che avevo spompinato mi spinse contro il muro e, baciandomi, iniziò a palparmi e baciarmi, lingua in bocca. Il bacio, ha su di me un effetto erotizzante che mi fece subito essere arrendevole. D’altronde era per quello che ero andata in quel cinema, no?
Mentre mi baciava tirò fuori l’uccello dai pantaloni e me lo mise in mano, affinché glielo portassi a dimensioni consone ad altro. Nel frattempo quello che in sala mi aveva inculato in maniera strabiliante, un bell’uomo moro, longilineo, sulla quarantina o poco più, osservava la scena masturbandosi e, avvicinatosi, iniziò a palpare il culo a colui che mi stava baciando. Quando questi finì di baciarmi e mi rigirò faccia al muro, abbassandomi i pantaloni e aprendomi le natiche, bagnandomi il buco ed infilandomi il suo cazzo, l’altro gli abbassò i pantaloni e, a sua volta, lo inculò, formando così un trenino che si sciolse solo quando tutti e due ebbero sborrato copiosamente. A sentirli godere venni anch’io, schizzando sulle piastrelle del locale. Andai altre volte in quel cinema e varie volte vi incontrai il tizio moro, con mia enorme soddisfazione.
PS.: Vi sarei grato se voleste fare qualche commento, sia positivo che negativo, non ha importanza, anche su i racconti che ho postato in precedenza. Grazie !
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Certificazione Profili
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101061
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97396
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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