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Abusato al buio

"Ciao, vieni su, ti aspettiamo.."
Arrivai di fronte alla porta dell'appartamento, che era socchiusa; entrai e me la chiusi alle spalle.
Mi trovavo in un salotto, avvolto nella penombra, le candele posate sul pavimento che indicavano un percorso verso una porta. Non mi soffermai a guardare l'arredamento e proseguii, dapprima in un ingresso notte, poi in una camera da letto, anch'essa illuminata da candele.
Sul letto, come mi aspettavo, trovai la benda. Iniziai a spogliarmi... era eccitante trovarsi a casa di persone che non conoscevo, che non avevo visto nemmeno in foto, con cui avevo scambiato solo alcuni messaggi e mi ero accordato per l'incontro. Trovarsi nudo lì in quella stanza d'altri.. di loro sapevo solo che erano una coppia sulla cinquantina.
Dopo essermi spogliato mi bendai e mi sdraiai sul letto... perchè era questo l'accordo: durante l'incontro io non li avrei mai visti, e sarebbero stati loro a condurre il gioco.
Dopo un po' sentii dei passi arrivare. Una mano che riconobbi subito essere femminile per la gentilezza del tocco, iniziò ad accarezzarmi. In breve arrivò sulle mia parti intime.. l'erezione, già iniziata per l'eccitazione dovuta alla situazione, crebbe in intensità. Le mani a quel punto mi guidarono e capii che dovevo alzarmi e mettermi a 4 zampe sul letto. Lo feci... nel mentre sempre le mani femminili che mi avevano sfiorato, cominciarono a guidare la mia testa verso qualcosa.
Non fui sorpreso quando mi infilarono un pene eretto in bocca.. iniziai a leccare e succhiare una grossa cappella, aveva un buon sapore di pulito.
Ben presto capii che ora erano le mani di lui che spingevano la mia testa aventi e indietro sul suo membro.. movimenti lenti ma ampi, fin dove l'ampiezza della mia bocca poteva permetterlo. Fino a quel momento non una parola era uscita dalle nostre bocche.. solo il suo leggero ansimare e i rumori umidi della mia bocca. Sentivo qualcuno armeggiare dietro di me... è il lubrificante, pensai.
Infatti poco dopo le dita di lei iniziano a ungere il mio ano.. dappima penetrando timidamente solo con la punta. Mi gusto la sensazione, sempre succhiando di gusto il suo cazzo. Poi lei comincia a infilarmi le sue dita fino in fondo.. entrano ed escono, entrano ed escono, come il pene del suo uomo nella mia bocca.
Poi lei si ferma un attimo e sento di nuovo armeggiare.. qualcosa di liscio e più grande delle dita è appoggiato e infilato, stavolta con un po' più di dolore e fatica, nel mio culo. Ma il dolore dura solo un istante: sono abituato a dilatazioni maggiori di questo vibratore.. dopo è soltanto piacere, piacere mentre stimola punti molto erogeni... ma la cosa più eccitante è sentirsi così vulnerabili, così esplorati intimamente...
A un certo punto, lui esce dalla mia bocca e lei dal mio ano... lei mi fa sdraiare sul letto, mi fa alzare ed aprire le gambe.. mi fa mettere le mani dietro le ginocchia per sorreggermi in alto le gambe. Di nuovo con le dita, si fa strada nel mio culo.. stavolta con 2, 3, 4 dita.. sento che mi sta aprendo il buco per permettere a qualcosa di più grosso di entrare. E' il pene di lui... è più grosso del vibratore e sento ancora un leggero dolore mentre va avanti e indietro. Sento il suo respiro farsi sempre più forte... una mano di lei mi masturba, l'altra indugia sul perineo. Mentre lui continua a penetrarmi, sento il dito di lei che trova lo spazio per infilarsi nel mio culo. Avrà pensato che non sono stato aperto abbastanza.. poi sento che le dita sono diventate 2, e il dolore aumenta, ma è sempre sovrastato dall'enorme piacere.
Sto già pregustando i piaceri dell'orgasmo, quando lui e lei smettono di penetrarmi. Mi sento prendere per mano... lei mi fa alzare e mi conduce da qualche parte. Io la seguo; con un leggero bruciore tra le natiche avanzo fino a quando lei mi appoggia la mano su qualcosa.
Quando realizzo, il mio cuore inizia a palpitare.. è la bramosia spinta all'ennesima potenza da una leggera paura.. quello che stringo tra le mani è un fallo molto grande, ancorato saldamente a una sedia o ad un tavolino. Dev'essere enorme.. non sono mai stato penetrato da qualcosa di simile, sebbene sia un desiderio ricorrente dei miei sogni più intimi. Lei mi versa parecchio gel sulle mani e me le appoggia sul dildo... mentre lo lubrifico lo afferro con entrambe le mani e ho conferma di quanto è largo e lungo.
Intanto lei mi lubrifica ancora abbondantemente l'ano.. finchè mi fa girare per farmici sedere sopra.
Inizio ad appoggiarmi, ma mi sembra troppo grosso per poter entrare. Lei mi allarga le chiappe, io riprovo... niente, fa troppo male. Poi il desiderio e l'eccitazione mi rendono meno lucido.. farei di tutto per prenderlo nel culo... così rilasso lo sfintere, mi appoggio di peso e lascio che sia la gravità a vincerlo. E il dildo entra... eccome se entra...
Il dolore è fortissimo, ma è quella strana sensazione di male e godimento insieme, unita al gusto del proibito, provata ogni volta che mi sono dilatato con falli più grandi di quelli a cui ero abituato. E qui è ancora più inebriante perchè sono stato portato a farlo da una coppia di sconosciuti... mentre salgo e scendo la folla di emozioni e sensazioni provate si accavallano nella mia mente accecate dal dolore/piacere... quasi non mi rendo conto di stare succhiando ancora il cazzo di lui mentre lei succhia il mio.
Stavolta lui mi esplode in bocca col suo ansimare che diventa quasi un urlo... e anche io subito dopo, raggiungo l'orgasmo... il mio sfintere che si contrae dolorosamente sul grosso fallo. Sfinito, mi accascio sulla sedia, con ancora il dildo dentro di me.
E finalmente il gioco si svela, lei mi slaccia la benda.
E' una donna matura, ancora piacente... è completamente vestita, come il marito che si sta allacciando la cintura. Sono un'irreprensibile coppia della porta accanto, se non fosse che lei ha il mio sperma sul viso e sulla camicetta, e che io sono di fronte a lei, nudo, con un fallo osceno nel culo. Il sorriso che mi fa in quel momento è l'essenza della malizia.
"Ciao, mi chiamo Elena, e lui è Giovanni"
"Piacere, Marco"
In situazioni come queste, anche l'imbarazzo fa parte dello schema... così, mentre lui va a prendere da bere, io e lei scambiamo qualche battuta ancora in quella insolita posizione, con lei che mi accarezza dolcemente le cosce ed io alla sua mercè, umiliato ed esposto, sondato negli angoli più segreti del corpo e della mente...

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