Una corda di brividi
la sensazione di una corda che stringe i polsi dietro la schiena….
si potrebbe scrivere un libro su tutto ciò che di correlato può esserci.
ti vedo nel centro della stanza in piedi, vestita solo di un classico intimo bianco, piedi scalzi che poggiano sul freddo pavimento chiaro. le mani incrociate sulla parte bassa della schiena, immobilizzate da una corda bianca e spessa. un drappo nero copre i tuoi occhi. il silenzio inebria la tua mente, l'aria sfiora il tuo corpo. muovi leggermente le mani e le senti indolenzite, ti sposti leggermente caricando il peso prima su un piede poi sull'altro….
” ferma ” .
un brivido ti percorre nell’interno, resti immobile paralizzata ! quella parola, quella voce, quella sensazione, il cuore ti batte forte ed analizzi te stessa. tu, così normale, “quotidianamente normale!”, tranquilla, in quella stanza….ma che ci fai in quella stanza inesplorata? tu così razionale, così veloce e rapida ad uscire dalle situazioni pesanti, tu che sei vista come personalità dominante, tu che mai e poi mai avresti fatto il volere altrui.
ora ti senti spaesata, orfana dei tuoi strumenti di vita, ti ritornano in mente vecchi e polverosi ricordi immaginari, le punizioni i castighi le situazioni ambigue nelle quali ti sei inginocchiata vergognosamente ai piedi delle volontà dominanti.
ora vuoi scappare vuoi correre via, vuoi liberarti, vuoi vedere.
“vuoi andartene ?”
ancora quella voce… il cuore ritorna a pulsare velocemente, se te ne vai non saprai mai cosa ti aspetta, non saprai mai cosa c’è dentro di te! vuoi dire no, non voglio andarmene, o vuoi dire si vado via, ma l'irrazionale scuote il tuo capo lentamente da sinistra a destra.
il silenzio ancora una volta si espande nella stanza e la tua mente nuovamente analizza la situazione.
uno scricchiolio rompe il silenzio, e subito è seguito da una lenta serie di passi, li avverti, provengono da sinistra, i passi li senti ora dietro di te , poi di fronte, poi improvvisamente si fermano. priva di uno dei 5 sensi, la vista, ti concentri sull’udito e cerchi di scavare e decriptare ogni minima onda sonora. niente, non senti niente. le mani ti sudano leggermente il battito ritorna a ritmi normali quando, una nuova serie di passi rompe il silenzio. si avvicinano, li senti sempre più vicini, giri leggermente la testa per udire meglio e d'improvviso ancora il silenzio. stringi i pugni e strizzi gli occhi per ascoltare meglio, per penetrare il silenzio, per capire cos’è , cosa sta accadendo, la tua razionalità ha sete di sapere e di controllare. avverti un respiro, capisci che una figura è al tuo cospetto. si, c’è qualcuno davanti a te, a meno di mezzo metro. un rumore, sottile metallico, leggero, sobbalzi per un istante, una cosa sottile e fredda sfiora la tua calda carne, percorre il profilo del tuo reggiseno sul costato, poi compie cerchi concentrici di raggio sempre più piccolo sul tessuto, fino ad arrivare alle estremità del tuo seno. non sai cos’è ma la sensazione è fortissima ed il cuore ti batte forte. la sensazione di quel freddo e durissimo oggetto che sfiora il tuo seno. avverti che i capezzoli stanno divenendo sempre più turgidi. ora l’oggetto è sempre più vicino al centro e d'improvviso si stacca, ancora quel rumore, sottile, rapido, il reggiseno nella parte centrale si stacca per un istante dalla tua pelle come fosse leggermente tirato e di scatto lo senti sfuggire, colleghi il rumore e capisci che è stato reciso, tagliato, da una forbice metallica. ora il tuo seno è scoperto, nudo, esposto, un brivido di freddo percorre i capezzoli e li rende ancora più duri. hai vergogna ma la sensazione che prevale è strana, quasi eccitazione. ancora quel freddo strumento accarezza la tua carne e si appoggia prima su uno poi sull’altro capezzolo. capisci e comprendi che ti stai eccitando, si perché stai già immaginando cosa succederà. infatti la lama della forbice scende verso il ventre accarezzandolo e tu lo ritrai spasmodicamente. scende ancora e percorre il perimetro dei tuoi slip per poi risalire al ventre e fermarsi per un attimo. adesso si muove e scende, lentamente scende verso l'interno delle tue cosce. passa sul clitoride e per un istante tremi, come se volessi esser masturbata, ma la punta della forbice scende ancora e arriva esattamente all’interno delle tue cosce ed istintivamente divarichi leggermente le gambe. ora si stacca non lo senti più, questione di attimi, ancora quel rumore, l'elastico degli slip sul fianco destro si solleva e viene tagliato, di conseguenza anche quello di sinistra. nuda, completamente nuda; il tuo sesso esposto, lo senti caldo, immagini confuse scorrono nella tua mente. stringi nuovamente i polsi, le mani sono umide, il cuore pulsa, il tuo corpo vibra leggermente. vuoi essere toccata da una mano umana, il tuo desiderio è sentire due grandi mani che prima avvolgono il tuo seno e ti strizzano leggermente i capezzoli e poi ti masturbano, sempre più velocemente, vuoi e desideri un contatto. la forbice ora sfiora il tuo pube e solletica leggermente il caldo clitoride, scende leggermente e si insinua tra le tue grandi labbra muovendosi avanti e indietro quasi strofinandosi, il freddo è fortissimo, ti senti bagnata eccitata il cuore pulsa ancora a ritmi elevati, aumenti la respirazione e d'improvviso la forbice si stacca, proprio mentre stavi iniziando a muovere leggermente i fianchi !
ora la punta della forbice sfiora le tua bocca, si appoggia alle tue labbra e ne percepisci l'umidità, l'odore del tuo sesso eccitato, non capisci il perché ma, socchiudi le labbra e con la lingua tocchi un lato delle forbici; cosa faccio pensi, ma è l'eccitazione, l'istinto che ti pilota, la voglia di scoprire di percorrere strade inesplorate, di provare sensazioni mai vissute prima….
odivirB
, 37 anni
Maschio
Verona, Italia
Ultima visita: 16 anni fa
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